La vicenda artistica di Josef Albers dalla Bauhaus in poi. Sandro Chia, la Transavanguardia e i suoi legami con Modena. Le vicende eroiche dei patrioti e dei duchi nella città risorgimentale. La cultura contadina come forma di dialogo tra i popoli. I sensi e i mondi degli animali da scoprire attraverso le figurine. Sono queste le principali proposte dei musei modenesi per il fine settimana dell'Epifania, tre giorni consecutivi di apertura con ingresso gratuito e orario festivo.
Arte contemporanea. E' dedicata a Sandro Chia, uno dei massimi esponenti della Transavanguardia, legato a Modena dalla collaborazione con la Galleria Mazzoli, la mostra curata da Achille Bonito Oliva e Marco Pierini al Foro Boario (via Bono da Nonantola 2). Alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande, Modena) è allestita la mostra dedicata a Josef Albers, prorogata al 12 febbraio 2012. La retrospettiva, a cura di Marco Pierini, presenta 175 opere che ricostruiscono, a 35 anni dalla morte, la vicenda artistica di Albers dagli anni del Bauhaus di Weimar a quelli del Black Mountain College e della Yale University, fino a quelli in cui, lasciato l\'insegnamento, si dedicò esclusivamente alla pittura.
Entrambe le mostre saranno aperte al pubblico venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dalle 10.30 alle 19, con ingresso gratuito.
Arte. Cimeli risorgimentali come la testa impagliata del cavallo di Garibaldi. Frammenti di film in forma di "blob tricolore". Duchi, patrioti e affascinanti nobildonne. Il Museo civico d'arte, in largo Porta Sant'Agostino 337, ospita la mostra "Eroiche visioni: storie di duchi e di patrioti", allestita in una nuova sala ricavata negli spazi dell'ex ospedale Estense. L'esposizione, curata dal Museo con il contributo della Camera di commercio, chiude e rilancia le celebrazioni legate al 150esimo dell'Unità italiana e rimane aperta fino al 3 giugno. La ricostruzione d'ambiente ricrea il clima gravitante intorno alla corte dei duchi austro-estensi Francesco IV e Francesco V. Il museo è aperto venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L'ingresso è gratuito. La mostra si estende anche alla Camera di commercio, in via Ganaceto 134, palazzo signorile che nel 1859 ospitò per alcuni mesi Giuseppe Garibaldi, rende omaggio all'eroe dei due mondi, al suo soggiorno modenese e alla sua amicizia con la marchesa Desirée Menafoglio (aperta venerdì 6 dalle 15 alle 18, sabato 7 e domenica 8 anche la mattina dalle 10 alle 13).
La sala di Rappresentanza del Municipio, in piazza Grande, ripercorre invece l'opera del pittore modenese Adeodato Malatesta, la cui attività coincide cronologicamente con gli anni cruciali del Risorgimento e i primi decenni dell'Italia unita (aperta venerdì 6 e domenica 8 gennaio dalle 15 alle 19, sabato 7 dalle 9 alle 19).
Archeologia. Si muove sul filo interculturale, che collega la proprietà collettiva dei pascoli nelle culture tradizionali al modello della Partecipanza agraria di Nonantola, la mostra "This land is your land". Allestita al Museo civico archeologico etnologico di Modena, in largo Porta Sant'Agostino 337, nasce da un progetto che ha coinvolto 11 comunità straniere e celebra la terra, in tutte le sue forme. Al Lapidario Romano, al piano terra del Palazzo dei Musei, si può inoltre visitare la mostra “Novi Sad. Archeologia di uno spazio urbano”, dedicata agli scavi archeologici che hanno messo in luce la grande strada romana che conduceva a Mantova. Gli orari sono gli stessi del Museo d'arte.
Museo della Figurina. La mostra "Sfere invisibili: all\'interno degli habitat animali" propone una riflessione tra biologia e speculazione filosofica, attraverso oltre 200 figurine d'epoca, nidi, insetti e animali imbalsamati provenienti dal Museo di zoologia e anatomia comparata di Modena e una serie di video-documentari realizzati dalla Bbc. L'esposizione, realizzata grazie al sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, rimane aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19. Ingresso gratuito.
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