Si riunisce oggi, venerdì 13 gennaio alle 14 nelle sale storiche del Palazzo comunale di Modena, il Comitato esecutivo del Forum italiano per la sicurezza urbana (Fisu), presieduto dal sindaco Giorgio Pighi. Sarà esaminata, tra l’altro, la proposta di riforma della Polizia locale. All’incontro parteciperanno sindaci, assessori, comandanti della Municipale e funzionari di Comuni (Piacenza, Prato, Reggio Emilia, Cremona, Trento) che fanno parte del Comitato esecutivo. Trasmettiamo una sintesi dell’intervento introduttivo del sindaco Giorgio Pighi.
È forse finita la stagione dei sindaci sceriffo, dai nuovi poteri per la sicurezza urbana, con ordinanze a iosa e ronde che pattugliano le vie delle città creando più imbarazzo che effettiva utilità. Quella stagione è finita e si ha l’impressione che nessuno la rimpiangerà. Si torna a parlare di sicurezza pubblica come funzione dello Stato e sembrano finalmente lontani anni luce gli slogan propagandistici, illusione per qualcuno e pericoloso inganno per altri.
Ricordo bene chi incalzava per un uso reiterato e creativo dei divieti comunali presumendo di impedire ogni sorta di comportamento nocivo nello spazio pubblico. Poi Corte costituzionale e magistratura hanno rimesso a posto norme e semplificazioni fuori luogo, affermando che non ha senso addossare ai Comuni quello che deve fare lo Stato.
Un grande aiuto l’ha dato, in vero, il miglioramento del clima politico. Oggi, davanti alla recrudescenza di gravissimi e molteplici fatti di sangue nella capitale il sindaco Alemanno afferma giustamente che “i sindaci hanno solamente un potere di denuncia e sollecitazione”. Ben venga tanta chiarezza purché faccia tramontare, assieme alle illusioni, anche la stagione dei mancati investimenti dello Stato in sicurezza pubblica e dell’infingimento dei miracoli dei sindaci sulla sicurezza pubblica. Mettiamo una pietra anche sulla stagione delle campagne elettorali comunali in cui si addossavano ai Comuni le inefficienze dello Stato ed in cui si prometteva la Polizia municipale come ruota di scorta delle forze dell’ordine.
È finito il periodo del “bravo” ai sindaci dall'ordinanza facile e comincia la fase del rilancio del vero ruolo dei Comuni: favorire le politiche locali di sicurezza urbana, quelle che alcuni guardavano con insofferenza preferendo i toni muscolari, andando anche oltre “la denuncia e la sollecitazione”, che sembrano quasi una resa, ma sempre nell’ambito di competenze proprie e soprattutto effettivamente praticabili. Ora è chiaro a tutti che i Comuni devono concentrare gli sforzi per migliorare e talvolta recuperare i quartieri, per la vivibilità urbana che sconfigge degrado ed isolamento favorendo coesione ed integrazione, per la frequentazione di parchi e spazi pubblici in cui l’impegno civile rafforza le relazioni corrette, per l’efficienza dei servizi sociali, per il recupero delle fasce emarginate.
Questo compete ai Comuni per favorire la sicurezza, realizzando politiche integrate che depotenziano le cause dei fenomeni criminosi, favorendo la coesione sociale ed i diritti di cittadinanza. Finita la stagione di coloro che si irritano solo a sentirne parlare, va realizzato un coordinamento profondo e costante fra Stato e Comune per valorizzare assieme, città per città, le competenze di ciascuno, mettendole a disposizione delle altre funzioni pubbliche, dando appoggio alle vittime di tutte le violenze e contrastando la criminalità organizzata nella vita quotidiana, esercitando quindi quel controllo diffuso del territorio che solo può garantire nel tempo di mantenere sana la struttura sociale delle nostre città.
Il tempo delle illusioni si è esaurito, e nell’ambito di questo atteso ritorno alla realtà sono convinto che i sindaci confermeranno i loro sforzi. Lo Stato non si sottragga all’impegno e investa in uomini, mezzi e tecnologie per le Forze dell’ordine ed il Parlamento approvi il disegno di legge su polizia e politiche locali di sicurezza, elaborato dai senatori Barbolini e Saia, di schieramenti diversi e oggi nella stessa maggioranza. Ad ognuno il suo con un obiettivo comune: la sicurezza delle città.
Giorgio Pighi
Sindaco di Modena e presidente del Forum italiano per la sicurezza urbana
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