“Sul piano urbanistico non possiamo che essere soddisfatti per la rapidità con cui si va verso il recupero del direzionale Manfredini, poiché un immobile così grande lasciato inutilizzato per anni è destinato a diventare un problema per la città. Inoltre, non abbiamo modificato la superficie utile, che è rimasta la stessa prevista dal piano regolatore, non sono stati modificati i confini del lotto e, cosa più importante, le destinazioni d’uso. Abbiamo invece inserito alcune modifiche a carico della proprietà chiedendo 167 parcheggi in più”. Sono questi, in sintesi, i punti principali della risposta che l’assessore alla Programmazione del territorio Daniele Sitta ha dato oggi in Consiglio comunale alle due interrogazioni sul tema “Palestra e piscina Virgin” presentate da Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it).
Il consigliere ha ricordato che l’impianto della Virgin verrebbe costruito a soli dieci metri di distanza dal centro sportivo dei Vigili del fuoco, di cui ha sottolineato l’importanza per l'attività natatoria agonistica, non agonistica e per la riabilitazione. Ballestrazzi ha quindi chiesto a sindaco e Giunta se intendano “farsi carico del problema cercando una soluzione alternativa prima che inizino i lavori, non escludendo la possibilità di offrire un terreno in permuta anche nelle vicinanze”. In una seconda interrogazione, trattata congiuntamente, il consigliere ha contestato i numeri che parlano di posti auto aggiuntivi e ha denunciato “la totale insufficienza di parcheggi” chiedendo “di trovare le soluzioni per porre rimedio a un situazione che potrebbe diventare gravissima”.
L’assessore Sitta ha spiegato come proprio la necessità di posti auto richieda la realizzazione di due piani di parcheggi sotto la palestra, uno interrato e uno al piano terra. Inoltre, ha comunicato che la società Virgin si farà carico anche del collegamento con la ciclabile e della realizzazione della rotatoria in via monsignor Della Valle. “Quindi per quanto riguarda il profilo urbanistico si è operato nel rispetto delle norme e degli interessi della collettività”, ha affermato Sitta precisando che “l’ipotesi di dare un’area in permuta è assolutamente illegale e non rientra tra le facoltà del Comune intervenire nel rapporto tra due privati, Numeria e Virgin”. Infine, l’assessore ha ricordato che “le verifiche tecniche compiute hanno dimostrato l’assenza di problemi di ombreggiamento causati dalla palestra sulla piscina degli Amici del nuoto”. Parlando poi di questa associazione, presente in Aula tra il pubblico con numerosi esponenti, Sitta ha sottolineato l’importanza e il valore dell’attività da loro svolta confermando il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale. “Abbiamo pieno rispetto e stima per quello che fanno, ma anche per chiunque altro voglia portare servizi e occupazione nella nostra città”, ha detto. “Penso che i due impianti, quello della Virgin è innanzitutto una palestra con una vasca di 20 metri, non abbiano lo stesso tipo di utenza e possano invece attivare sinergie per le quali il Comune continuerà a impegnarsi”, ha concluso.
Stefano Barberini, capogruppo della Lega nord, ha chiesto la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza per invitare l’assessore a fare “un passo indietro”, poiché “se le delibere che porta in Consiglio – ha detto - suscitano ogni volta delle rimostranze, è il caso di porsi delle domande. Nessuno lo accusa di non rispettare le leggi, ma esiste anche il rispetto dei cittadini e delle loro idee”.
Per il Partito democratico, Francesco Rocco ha affermato “di ritenere un obiettivo raggiungibile l’individuazione di una soluzione, in cui è impegnato il gruppo Pd, che deve conciliare tutti gli interessi nell’interesse generale: i diritti dei residenti, l’esigenza di salvaguardare l’attività degli Amici del nuoto e i diritti della Virgin, oltre che la necessità di riqualificare una cattedrale nel deserto nota come Alcatraz”.
Per Sandro Bellei (Pdl) “stiamo parlando da troppo tempo di una piscina, che sarà pure un problema importante ma non può occupare i lavori del Consiglio così a lungo. Se alla città occorre un nuovo impianto natatorio – ha commentato – l’Aula deve prendere una decisione di buon senso, verificando quale è la zona peggio servita per collocarvi il nuovo impianto”.
Secondo Federico Ricci di Sinistra per Modena “l’interrogativo da porsi è come possiamo migliorare questa bella città, forse non costruendo una piscina nel parcheggio di un’altra. La zona non ha bisogno di essere riqualificata, ma il complesso Manfredini sì”, ha aggiunto, apprezzando “che il sindaco si sia adoperato per aprire un confronto tra le parti” e auspicando che “tale confronto possa esserci, poiché abbiamo le intelligenze, le capacità e l’esperienza politica per trovare una soluzione condivisa e utile a tutti”.
In conclusione di dibattito, Ballestrazzi ha detto che anche “il segretario comunale del Pd ha ammesso l’errore” e ha invitato “i colleghi della maggioranza a fare un passo indietro ammettendo che nel 2009 hanno sbagliato votando la delibera, come ha sbagliato il Consiglio di Circoscrizione a dare parere favorevole”.
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