01/09/2011

"PRIMI NELLA SPESA PER STUDENTI, PENULTIMI NEL PRECARIATO"

L'assessore comunale all'Istruzione Adriana Querzè ha scritto oggi una lettera ai dirigenti modenesi in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico

Modena, secondo una recente indagine di “Tuttoscuola”, si colloca al primo posto in Italia nella spesa pro capite per studente, “un dato che, insieme ad altri ugualmente positivi, corregge nella classifica generale la collocazione della città al penultimo posto per il tasso di precariato”.
Lo ricorda l’assessore comunale all’Istruzione Adriana Querzè nella lettera inviata oggi ai dirigenti scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio comunale in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
“Sappiamo che ci attende un anno impegnativo sotto molti punti di vista: la riduzione degli insegnanti e del personale ausiliario, tecnico e amministrativo, le difficoltà delle famiglie che hanno visto l’azzeramento del tempo prolungato in tutte le scuole medie cittadine, le classi numerose e il palpabile disorientamento dei docenti di fronte a misure spesso non condivise e sicuramente poco comprensibili”, scrive Querzé nel suo indirizzo di augurio.
Il nuovo anno scolastico sarà inoltre caratterizzato da un ulteriore elemento di criticità: lo scarso numero di dirigenti che ha determinato la reggenza di una istituzione scolastica oltre a quella di titolarità.
“Nessun’altra provincia ha un numero così alto di scuole senza dirigente e, in questa situazione, le scuole del Comune di Modena si distinguono negativamente per la presenza di un solo dirigente su otto direzioni didattiche”, prosegue l’assessore. “Sono consapevole della delicatezza della situazione e, per questo, intendo ribadire l’impegno dell’ente locale verso le scuole di competenza. L’ente locale continuerà ad essere al fianco delle scuole nella consapevolezza che scuola e territorio con tutte le forme della sua rappresentanza, possono costituire un sistema virtuoso capace di mitigare gli effetti della crisi finanziaria, economica, ma soprattutto culturale e valoriale che attanaglia il Paese”.
 

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