Tra lanterne magiche, atmosfere espressioniste e installazioni interattive, rimane aperta fino a domenica 17 luglio al Museo della figurina di Modena la mostra “Sagome inquiete: ombre e silhouette dalle figurine al cinema”, che esplora il tema del doppio e dell’oscurità con oltre 180 tra figurine e bolli chiudilettera.
In mostra ci sono anche le “Opere al nero”, installazioni tridimensionali dell’artista Clementina Mingozzi per giocare con la propria ombra, e una serie di oggetti, prestati da collezionisti modenesi, a fare da “trait d’union” tra le figurine e il mondo del cinema: tre lanterne magiche, un teatrino d’ombre dell’Ottocento e alcune sagome balinesi in cuoio dipinto e legno. Il museo espone inoltre 76 “notgeld”, le “banconote d’emergenza” stampate in Germania a inizio Novecento, nei periodi di iperinflazione, decorate con vedute panoramiche, sagome e ombre in stile espressionista. Un maxi schermo e piccoli video all’interno delle vetrine propongono spezzoni di film, da “Metropolis” di Fritz Lang a “Scarface” di Howard Hawks, per evocare le atmosfere misteriose della fantascienza e del noir, insieme a “Le avventure del principe Achmed” di Lotte Reiniger, primo lungometraggio d’animazione della storia del cinema. L’esposizione comprende anche giornalini d’epoca, stampe antiche, album completi di figurine e venti fumetti, da Corto Maltese a Batman, nei quali antagonisti e cattivi sono rappresentati sotto forma di ombre e creature dell’oscurità.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dalla Franco Cosimo Panini e coprodotta dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena. è aperta, con ingresso gratuito, dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; il sabato e la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 19.30 (informazioni 059 2032940, www.museodellafigurina.it).
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