14/07/2011

CIRCOSCRIZIONI, OK DAL CONSIGLIO AL NUOVO REGOLAMENTO

Nuovi strumenti per favorire la partecipazione dei quartieri alle scelte di bilancio nella delibera approvata col voto di Pd, Sinistra per Modena, Mpa, Pdl e Udc

Ampliare la partecipazione delle Circoscrizioni sulle scelte di bilancio che riguardano l’intera città. Tenere sotto controllo il budget e l’avanzamento dei lavori pubblici svolti nei quartieri in materia di sicurezza, vivibilità, manutenzione di strade, ciclabili e verde pubblico. Favorire la partecipazione alla vita pubblica non solo di associazioni e gruppi, ma anche di singoli cittadini. Sono alcuni dei principali obiettivi del nuovo regolamento dei Consigli di Circoscrizione, presentato in Consiglio comunale dal consigliere Giandomenico Glorioso (Pd), presidente della Commissione affari istituzionali. Il regolamento è stato approvato con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Mpa, Pdl e Udc. Hanno votato contro Lega Nord e Modenacinquestelle.it. Il testo approvato integra un emendamento presentato dai consiglieri Michele Barcaiuolo (Pdl), Giancarlo Campioli (Pd) e Federico Ricci (Sinistra per Modena), leggermente modificato su proposta del sindaco Giorgio Pighi. Sull’emendamento si sono espressi a favore Pd, Sinistra per Modena, Mpa, Pdl e Udc. Hanno votato contro Lega Nord e Modenacinquestelle.it.
Il presidente della commissione Affari istituzionali ha esposto il percorso che ha portato alla formulazione della proposta di delibera, “nella consapevolezza – ha detto – che le Circoscrizioni non dureranno per sempre, ma che nel frattempo devono essere messe in condizione di funzionare al meglio”.
Nel dettaglio, il nuovo regolamento aggiunge, all’articolo 3, la necessità che le Circoscrizioni dialoghino con i cittadini oltre che con le “libere forme associative senza scopo di lucro”. L’articolo 6 introduce alcune modifiche nelle procedure per richiedere “pareri” alle Circoscrizioni. Cambiano anche alcuni commi dell’articolo 9 su “compiti e funzioni dei Consigli di circoscrizione”: con il nuovo regolamento, la Giunta dovrà comunicare all’inizio di ogni anno “il budget messo a disposizione per consentire alle Circoscrizioni di individuare le priorità in materia di opere pubbliche previste sul territorio”: vivibilità e sicurezza, manutenzione di strade, ciclabili e verde pubblico. L’emendamento introduce inoltre l’obbligo per i dirigenti comunali competenti di fornire periodiche relazioni sull’andamento dei lavori. Ancora, cambiano le modalità per stabilire quali sedute del Consiglio di Circoscrizione non debbano essere pubbliche e si stabilisce la necessità di inviare a sindaco, assessori competenti, presidente del Consiglio comunale e capigruppo le mozioni approvate dal Consiglio di Circoscrizione. Il Collegio dei presidenti dei Consigli di circoscrizione acquista inoltre la facoltà di chiedere incontri su temi specifici con il sindaco, gli assessori o le commissioni consiliari. La nuova versione dell’articolo 31 regolamenta, infine, il modo e le procedure con le quali le Circoscrizioni, attraverso le rispettive Commissioni, partecipano alla “costruzione partecipata del bilancio” del Comune. Tra le novità, la necessità di presentare le “Relazioni programmatiche circoscrizionali” alla Commissione risorse e la possibilità di partecipazione dei presidenti, con diritto di intervento, alla seduta nella quale il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione.
Al termine della presentazione, Michele Barcaiuolo ha spiegato i contenuti dell’emendamento, affermando: “Io ho sempre invocato, per esempio, l’elezione diretta del presidente di Circoscrizione. Ci siamo concentrati sui passaggi che potevano essere condivisi e, dopo il passaggio in Commissione, abbiamo formulato un emendamento che accoglie le osservazioni delle Circoscrizioni”. Giancarlo Campioli ha osservato: “A un Comune come Modena servirà sicuramente dotarsi, se non ci saranno più le Circoscrizioni, di organismi di rappresentanza decentrati e vicini alle problematiche del territorio e dei cittadini. Ritengo che le Circoscrizioni svolgano un ruolo insostituibile di cerniera tra l’Amministrazione e i cittadini. A mio giudizio – ha aggiunto – è velleitario credere che tale ruolo possa essere delegato al solo Consiglio comunale, basti pensare alla costante organizzazione di iniziative di promozione sportiva e culturale”. Per Ingrid Caporioni (Pd) “la peculiarità della nostra città è la coesione sociale, e credo che sia anche il frutto della partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica”. Sergio Celloni (Mpa) ha definito le Circoscrizioni “l’anello di congiunzione tra il Comune e il cittadino. Oggi – ha aggiunto – si parla di tagli ai costi della politica, ma è ridicolo partire dal basso per fare questi tagli: tutti conosciamo l’impegno dei consiglieri nelle Circoscrizioni”. Secondo Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) “se non fosse intervenuto il sottoscritto, l’intenzione era di presentare il testo alle quattro Circoscrizioni senza riportarlo alla Commissione. In ogni caso, questo nuovo regolamento non ha alcun senso, se non il tentativo, fallito, di tarpare le ali alla Circoscrizione con la maggioranza di centrodestra”. Francesco Rocco (Pd) ha precisato che “già il presidente Glorioso aveva ipotizzato che se il documento non fosse andato bene alle Circoscrizioni sarebbe tornato alla Commissione”. Fabio Poggi, assessore con delega al Decentramento, ha aggiunto: “Le Circoscrizioni hanno comunque ancora tre anni di vita in cui devono lavorare al meglio per rappresentare le esigenze dei cittadini e dei territori. È stato fatto un grande sforzo per questo regolamento e per dare la possibilità alle Circoscrizioni di incidere nella definizione del bilancio”.
Al termine del dibattito, Glorioso ha replicato: “Diversamente da quello che ha detto qualcuno oggi, c’era la volontà da parte di maggioranza e opposizione di completare un percorso già avviato da tempo”.
Vittorio Ballestrazzi, in dichiarazione di voto, ha aggiunto: “Anche la collega Eugenia Rossi dell’Italia dei Valori, che non può essere presente, mi ha detto di essere contraria a questa delibera mediocre nel merito, irrealistica e irresponsabile in un momento in cui invece servirebbero razionalizzazioni e semplificazioni”.
 

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