Subito dopo l’approvazione della proroga del diritto di superficie dell’area di via Contrada, dove sorge il maneggio, lunedì 30 maggio il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera anche alla concessione di garanzia fideiussoria a favore della Banca popolare dell’Emilia Romagna per il mutuo di 350 mila euro in corso di stipulazione con Equipenta srl. La delibera, illustrata dal vicesindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo, è passata con i voti favorevoli di Pd e Sinistra per Modena. Si sono espressi contro Pdl, Lega nord, Modenacinquestelle.it e Idv, mentre si è astenuta l’Udc.
“La società Equipenta – ha detto il vicesindaco – si propone di favorire l’esercizio di attività sportive nel campo dell’equitazione, formazione e perfezionamento equestre, di sviluppare servizi connessi e di organizzare iniziative per promuovere la pratica sportiva di persone svantaggiate. La società, che nel 2010 è subentrata a Sme nel diritto di superficie degli impianti di via Contrada, ha chiesto il rilascio di fideiussione a garanzia del mutuo finalizzato a interventi di ristrutturazione del maneggio di proprietà del Comune. Il valore del mutuo, quindicinale a tasso variabile del 4 per cento con rate per complessivi 32 mila euro l’anno, si riferisce al primo stralcio degli interventi che riguarderanno il maneggio coperto, i campi aperti e le opere comuni. Un secondo stralcio è previsto nel 2016 e prevede la realizzazione di strutture e ulteriori servizi”.
Nel presentare la delibera, il vicesindaco ha anche ricostruito la vicenda e gli atti deliberativi di Giunta e Consiglio relativi agli impianti di via Contrada. Ha spiegato che Equipenta, subentrando a Sme nel diritto di superficie, si è accollata anche il mutuo acceso dalla Società modenese di equitazione nel 2010, che sta saldando con rate di circa 44 mila euro l’anno. E ha detto che “Equipenta dichiara ricavi annuali nel 2011 per oltre 79 mila euro, che aumenteranno una volta realizzati i lavori di manutenzione.
Colombo ha, infine, spiegato che il Comune si trova nella condizione oggettiva di poter rilasciare fideiussioni, perché non è in dissesto finanziario e nel conto consuntivo del 2009 non ci sono disavanzi o debiti. “Gli interventi di ristrutturazione – ha affermato - valorizzano il patrimonio del Comune e hanno una valenza sociale essendo destinati anche a disabili; inoltre abbiamo sufficienti garanzie da Equipenta, innanzitutto la situazione finanziaria della società. Infine, ha sottolineato: “In caso di inadempienza di Equipenta, l’Amministrazione, che si impegna nei confronti della banca a versare le rate del mutuo utilizzando il fondo di riserva, applicherà la norma per il recupero anticipato della proprietà”.
Aprendo il dibattito, Eugenia Rossi dell’Italia dei valori ha detto di non contestare la delibera in sé, ma come conseguenza del disappunto già espresso nei confronti della precedente e ha aggiunto di essere contraria anche all’idea di dare una garanzia fideiussoria a una srl, una società privata.
Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it, chiedendo anche di ritirare l’atto, ha insistito: “Se la delibera precedente era opinabile, questa è peggio; chiedo a tutto il Consiglio comunale di valutare bene prima di dare una garanzia fideiussoria a un privato, una società a responsabilità limitata a scopo di lucro”. Dello stesso tenore è stato l’intervento del capogruppo della Lega nord Stefano Barberini che ha concluso: “C’è la crisi economica, difficoltà finanziarie per tutti e noi facciamo fideiussioni ad una srl”. Sandro Bellei ha aggiunto “Sottoscrivo a carta carbone tutto quello che hanno detto Ballestrazzi e al 90 per cento Barberini”.
Infine, per il Partito democratico, Salvatore Cotrino ha ricordato che “il Comune utilizza e diventa garante di un investimento a condizione che esso avvenga con lo scopo di valorizzare beni di proprietà del Comune, come sono le attrezzature in via Contrada. In secondo luogo – ha chiarito - le attività per le quali la fideiussione è concessa devono avere una valenza e un carattere sociale”.
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