Comunicato stampa congiunto di Comune di Modena, Provincia di Modena, Curia arcivescovile, Ufficio scolastico provinciale.
Nella città di Modena non sono in discussione i servizi formativi per i bambini e i ragazzi non udenti. Ai tre bimbi iscritti alla scuola elementare speciale paritaria Tommaso Pellegrini sarà garantita la possibilità di continuare il percorso scolastico. Per i cinque ragazzi iscritti alla scuola media (sezione distaccata della media statale Lanfranco) la possibilità dipende dalle risorse che saranno disponibili il prossimo anno e il dirigente scolastico sta valutando insieme alle famiglie, tutte residenti fuori Modena, le possibili soluzioni. Per quanto riguarda la scuola elementare parificata Tommaso Pellegrini, frequentata da 95 bambini udenti, è in corso una trattativa per poterne garantire la sostenibilità economica e la continuità in collaborazione con la cooperativa sociale La Carovana.
Lo precisano Comune di Modena, Provincia di Modena, Curia arcivescovile, Ufficio scolastico provinciale, ribadendo il sostegno al Consiglio di amministrazione della Fondazione educatorio Tommaso Pellegrini.
Nel dettaglio, a Modena risiedono attualmente 75 bambini e ragazzi non udenti, in maggioranza iscritti e inseriti nella scuola pubblica. Esistono in città due scuole speciali per bambini sordomuti: quella elementare paritaria Pellegrini, con sei iscritti (tre dei quali hanno frequentato l’ultimo anno) e quella statale (facente capo alla scuola media statale Lanfranco) con otto iscritti (tre dei quali hanno frequentato l’ultimo anno), tutti provenienti da altre province, di cui due maggiorenni. A questi ultimi ragazzi il Pellegrini fornisce le aule (affittate al Comune) e il servizio di convitto residenziale per il periodo scolastico.
I bambini delle scuole elementari continueranno in ogni caso a frequentare le rispettive classi con ogni supporto didattico e, d’intesa con le famiglie, questo potrà avvenire attraverso progetti individuali di integrazione nella scuola elementare normale oppure continuando con la scuola speciale fino al completamento del normale ciclo scolastico.
Per quanto riguarda i bambini della scuola media, che nel prossimo anno scolastico saranno cinque, la continuazione del ciclo nella scuola Lanfranco di Modena dipenderà dalla sussistenza dei requisiti minimi per tali scuole speciali e dalla effettiva assegnazione degli insegnanti da parte dello Stato. In generale non si può che prendere atto che il numero dei bambini sordomuti modenesi che si rivolgono al Pellegrini si sta ormai esaurendo anche perché l’offerta formativa pubblica e paritaria si è in questi anni allargata in un contesto pedagogico-didattico sempre più orientato all’integrazione di questi bambini con quelli delle scuole normali.
Come riferisce il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto, la scuola elementare, più di altre attività educative, soffre delle rilevanti difficoltà economiche dell’Istituto. Infatti i servizi attualmente offerti ai 95 bambini (modello a tempo pieno a 30 ore/settimana oltre a mensa, trasporto post e pre scuola) hanno costi sostenuti, pari a circa 806 mila euro e ricavi totali (da rette e da contributi statali) di circa 342 mila euro. Ai costi concorrono anche vincoli tecnici (capienza massima 20 alunni per classe), retribuzioni superiori ai minimi contrattuali e diseconomie derivanti dalla struttura edilizia esistente. Il disavanzo cumulato degli ultimi cinque anni ha superato ampiamente un milione di euro, con tendenza al peggioramento. Fino ad oggi al disavanzo si è fatto prevalentemente fronte con i proventi da dismissione di patrimonio. In tal modo è stato possibile, tra l’altro, garantire la continuità della scuola e di tutti i suoi servizi ausiliari con tariffe massime di 180 euro/mese, graduate in ragione del reddito e di altre condizioni famigliari; tariffe che sono largamente inferiori a quelle di altre scuole paritarie che offrono analoghi servizi. Ci sono inoltre decine di migliaia di euro di rette degli anni precedenti non ancora riscosse. Con l’esercizio 2011, il patrimonio disponibile per finanziare la gestione ordinaria si esaurirà e, quindi, non sarà più possibile continuare attività che non garantiscono l’equilibrio economico complessivo. Se si continuasse così si pregiudicherebbero rapidamente tutte le attività e la sopravvivenza stessa dell’Istituto. Per questo motivo è allo studio il progetto di continuità con la cooperativa sociale La Carovana, attualmente in fase di presentazione e discussione con le parti sociali.
Il servizio di scuola dell’infanzia convenzionata con il Comune di Modena, infine, continuerà il prossimo anno senza cambiamenti.
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