09/06/2011

MEDIAZIONE FAMILIARE, SIGLATO IL PRIMO ACCORDO IN REGIONE

I Comuni modenesi istituiranno un tavolo di concertazione e individueranno una équipe tecnico-professionale per condividere le linee di intervento in materia

E’ il primo in Regione nel suo genere e consentirà, attraverso l’istituzione di un tavolo di concertazione e l’individuazione di una équipe tecnico-professionale, di condividere e gestire le linee di intervento in materia di mediazione familiare, cioè nel far fronte a situazioni legate a separazioni e divorzi in presenza di figli. E’ il protocollo d’intesa siglato questa mattina, giovedì 9 giugno, nella sala di Rappresentanza del Palazzo municipale da Comune di Modena, Unione delle terre d'argine, Unione terre di castelli, Unione comuni modenesi area nord e Comune di Formigine a nome dei Comuni del distretto ceramico.
Il protocollo, che ha una durata sperimentale di un anno, ha come obiettivo la condivisione di linee di intervento nelle relazioni con la magistratura, l’ordine degli avvocati e gli altri interlocutori coinvolti nelle dinamiche familiari e la realizzazione di attività promozionali di carattere provinciale.
L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo di concertazione per condividere e definire i programmi d’intervento in materia di mediazione familiare, che assumono così un carattere provinciale. Il tavolo, coordinato dal Comune di Modena, si riunirà almeno due volte l’anno e quando sarà ritenuto necessario.
Ogni ente individuerà un proprio rappresentante che assicuri il raccordo tra il singolo Comune e la programmazione sviluppata dal tavolo, e si occupi degli aspetti organizzativi e del reperimento delle risorse necessarie alle singole iniziative. La partecipazione al tavolo di concertazione è eventualmente estesa anche ai soggetti con cui gli enti sono convenzionati per attività inerenti la mediazione. I Comuni manterranno autonomia rispetto a scelte e iniziative che hanno come riferimento l’ambito territoriale; l'adesione al protocollo, infatti, non vincola gli enti sulle singole iniziative oggetto di concertazione.
Con il protocollo, inoltre, al gruppo provinciale di mediatori familiari, composto da operatori pubblici e da soggetti convenzionati, si riconosce valore di équipe tecnico-professionale per il confronto e la condivisione metodologica dell'intervento in relazione alla casistica. L’équipe tecnico-professionale si incontrerà in media una volta al mese e garantirà un’uniformità d'intervento e di sviluppo professionale oltre all’elaborazione di proposte sull'attività di mediazione familiare da sottoporre al tavolo di concertazione. Il Centro per le Famiglie di Modena si occuperà, infine, del coordinamento e della segreteria amministrativa, e metterà a disposizione i locali per le riunioni dell'équipe.
 

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