“Il sistema di videosorveglianza notturno è attivo al Comando della Polizia municipale dal primo febbraio con due operatori che hanno ricevuto specifica formazione. Se ravvisano un reato, attivano gli agenti in servizio fino alle 3 di notte o si mettono in contatto con le forze dell’ordine che presidiano il territorio 24 ore al giorno. Inoltre, il sistema è connesso con le centrali operative di Polizia di Stato e Carabinieri.”
Lo ha detto l’assessore alla Qualità e sicurezza della città Antonino Marino rispondendo a un’interrogazione del Pdl. Il capogruppo Adolfo Morandi, presentando l’istanza nella seduta consiliare di lunedì 9 maggio, ha chiesto di sapere “quale e quanto personale di Polizia municipale sarà utilizzato per monitorare di notte le telecamere presenti in città, come è formato e come interverrà in caso di reato”. Il consigliere ha anche chiesto chiarimenti sui sistemi acquisiti per la gestione della sala operativa.
“Una ditta di Riccione, Eurocom, ha vinto per 72 mila euro il bando per l’integrazione dei sistemi di videosorveglianza territoriale e l’aggiornamento della sala operativa al Comando. Il progetto ha ottenuto un contributo regionale di 42 mila euro, ma nessun contributo statale. Sarà quindi allestita – ha spiegato l’assessore – una nuova postazione con sei video e sistemi software e hardware necessari che consentiranno anche d’integrare la visione delle telecamere dei sistema esterno del Comando, di quello del posto integrato di Polizia e del condominio R-Nord, che sarà potenziato. E’ anche stata attivata una collaborazione con la facoltà di Ingegneria al fine di sperimentare un software a costo zero per l’approfondimento della scena, che consentirà di riconoscere individui già segnalati attraverso un sofisticato database”. Marino ha infine annunciato l’ampliamento del sistema di videosorveglianza cittadino, che attualmente conta 71 telecamere “tutte brandeggiabili e di ultima generazione”, con l’installazione di cinque nuove telecamere attorno alle scuole Marconi, nei pressi del palazzo di Giustizia e lungo via Emilia e l’acquisto di altrettanti apparecchi mobili, tutti a lungo raggio. Ha infine invitato tutti i consiglieri nella sede della Polizia municipale per una visita conoscitiva del sistema di videosorveglianza. Un invito subito accettato da Gian Carlo Pellacani, che presiedeva il Consiglio in quel momento.
Dopo la trasformazione in interpellanza, Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it è intervenuto per chiedere chiarimenti circa l’eventuale partecipazione del Comune a un bando ministeriale al fine di ottenere contributi per i sistemi di videosorveglianza.
Per Maurizio Dori (Pd) “l’assessore Marino deve continuare su questa strada perché portare più telecamere significa garantire maggiore sicurezza”; il consigliere ha anche ringraziato la Regione Emilia-Romagna per i finanziamenti concessi.
Adolfo Morandi, avendo appreso che in settimana si definiranno accordi specifici, si è riservato di presentare un’ulteriore interrogazione “perché tutto ciò ha a senso se dietro ai sistemi di videosorveglianza c’è un personale preparato a gestire il servizio”. Ha anche aggiunto: “Credo che le telecamere siano ancora troppo poche rispetto alle dimensioni della città; come avevamo già messo in evidenza nel piano per la sicurezza del Pdl, siamo lontani da un’ipotesi realisticamente valida per il controllo del territorio”. Il consigliere ha, infine, valutato positivamente l’accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e ha sottolineato l’importanza che la centrale operativa della Polizia municipale sia connessa con i centri operativi delle altre forze dell’ordine.
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