L’interrogazione e l’interpellanza di Adolfo Morandi (Pdl) sull’impianto natatorio al parco Ferrari hanno dato vita a un lungo dibattito in Consiglio comunale.
Per la Lega nord, Nicola Rossi ha parlato di “debolezza complessiva di tutto l’impianto”. Il consigliere ha sottolineato che “le piscine hanno normalmente una gestione in perdita o che quantomeno necessitano di aiuti da parte dell’Amministrazione; non mi sembra una necessità in un momento in cui il Comune è in difficoltà”.
Sergio Celloni, Mpa, ha richiamato il dibattito che accompagnò la costituzione della Marina di Rimini: “Oggi si può constatare che le è cresciuto un mondo intorno, con turismo, occupazione e infrastrutture. Io sono d’accordo sulla realizzazione della piscina, perché ritengo che quella zona sia importante e un impianto di quel genere potrebbe far crescere e aprire la città”.
Per Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, “il Consiglio deve fare un passo indietro perché sono stati innescati dei passaggi di partecipazione dei cittadini: prima l’istruttoria pubblica e poi la consultazione popolare. I modenesi devono avere pieno utilizzo di questi strumenti. Questo significa democrazia partecipata”.
Per il Pdl, Sandro Bellei ha ripreso Marino a proposito della citazione di un testo di Califano: “L’assessore non può permettersi di dire che ‘tutto il resto è noia’. I dibattiti in quest’Aula non sono noia, è offensivo per il tempo che tutti noi dedichiamo alla vita pubblica. E’ un infelice accostamento, vorrei che lo ritirasse”. Andrea Galli ha chiesto perché la piscina debba essere realizzata al parco Ferrari: “In qualunque Comune assennato l’esistenza di un parco viene valorizzata, non affiancata da strutture devastanti o estremamente impattanti come quella progettata a Modena, con parcheggi e servizi di supporto che copriranno di asfalto una superficie molto ampia”. Per Michele Barcaiuolo “sentir dire da un esponente del Pd che il coinvolgimento diretto dei cittadini va mediato perché è il Consiglio che deve prendere decisioni, quando si spendono risorse per il bilancio partecipativo, dimostra che c’è un po’ di confusione all’interno della maggioranza. Non ci si può nascondere solo dietro alla questione del project financing – ha aggiunto il consigliere – il ruolo dell’Amministrazione è guidare i progetti”. Andrea Leoni ha parlato di “impantanamento” da parte della Giunta Pighi. “Ci sono assessori che sostengono il polo natatorio, altri no e il sindaco rimane in silenzio”, ha affermato. “Una città che non è in grado di decidere su una piscina ha poco futuro”.
Eugenia Rossi, Idv, ha proposto di pensare a un “allargamento del parco con ristrutturazione anche nell’area dell’Ottavo campale. La piscina non è l’unica soluzione per la riqualificazione della zona, anche perché i dati di afflusso agli impianti natatori sono in calo e smentiscono l’Amministrazione. Temo sia un alibi; cosa viene costruito intorno?”, ha chiesto infine.
Per il Pd, Michele Andreana ha sottolineato che “quello in programma non è un impianto natatorio di tipo sportivo, ma ludico, in grado di dare risposta ai cittadini che ora sono costretti a recarsi fuori città. Le abitudini della gente sono cambiate e le trasferte del fine settimana al mare dimostrano le nuove esigenze dei modenesi”. Fabio Rossi ha osservato: “Che il Consiglio si impantani perché non è in grado di sciogliere riserve o prendere decisioni è svilente. Proposte concrete finora stanno arrivando solo fuori dall’Aula; non vorrei si prendesse l’istruttoria pubblica per demandare ai cittadini la contrarietà al progetto, perché tutti i consiglieri hanno un mandato per scegliere e decidere”. Luigi Alberto Pini si è chiesto il motivo della discussione, visto che è stata decisa all’unanimità l’istruttoria pubblica. “L’assessore ha dato risposte precise – ha aggiunto – e l’opposizione dovrebbe dissentire facendo proposte altrettanto precise e rimanendo sui fatti e nella realtà”. Il capogruppo Paolo Trande ha affermato che “è triste l’opposizione che per fare politica ha bisogno di presunte divisioni della maggioranza. Ho avuto spesso la sensazione che in questi mesi stessimo discutendo di una questione non strategica e prioritaria per la città, ma l’opposizione ha fatto della piscina al parco Ferrari la madre di tutte le battaglie per qualche incertezza emersa nelle file della maggioranza”.
Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Giorgio Pighi, che ha sottolineato come l’istruttoria pubblica sia idonea per questioni come il polo natatorio al parco Ferrari. “Sono favorevole agli istituti di partecipazione – ha detto – ma non devono diventare veicoli per portare istanze diverse, o supporto a consenso o dissenso; devono invece portare contributi al confronto”.
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