09/05/2011

"NESSUN DORMA", IN BICI TRA SCULTURE E MONUMENTI DEL '900

Al Museo d'arte visite notturne e biciclettata pomeridiana tra le opere scultoree

Cominceranno dalle 17.30 del pomeriggio, con una biciclettata alla scoperta dei monumenti del primo Novecento, le iniziative del Museo civico d’arte per la Notte europea dei musei e “Nessun dorma”, in programma sabato 14 maggio. Per chi ha voglia di pedalare l’appuntamento è alle 17.30 all’Istituto d’arte Venturi, nella sede storica di via Belle Arti 16. Dopo una visita alla Galleria delle statue e alla biblioteca storica, si prosegue in città alla scoperta delle maggiori opere scultoree. L’itinerario collega idealmente alla città e al Museo il ruolo svolto dall'Istituto d'arte nella formazione degli artisti modenesi. Il punto d’arrivo sarà il Museo d’arte, in largo Porta Sant’Agostino, con una visita conclusiva alla mostra “Forme e figure. Modena e la scultura nella prima metà del '900”, aperta fino al 26 giugno. Sarà offerto anche un aperitivo. La partecipazione è gratuita e bisogna presentarsi muniti della propria bicicletta. La mostra “Forme e figure. Modena e la scultura nella prima metà del Novecento” e la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” saranno aperte per l'occasione fino alle 24.
L'itinerario è descritto in una mappa disponibile al Museo e comprende, tra le numerose opere, le fontane di Giuseppe Graziosi, il monumento ai caduti di Ermenegildo Luppi (viale Martiri della Libertà) e le sculture monumentali del cimitero di san Cataldo. L'obiettivo del percorso è sottolineare la funzione pubblica della scultura nel Novecento e lo stretto rapporto che unisce le collezioni del Museo civico d'arte al territorio.
Nella scultura cittadina degli ultimi due secoli, a Modena come altrove, è possibile leggere le più importanti vicende storiche locali e nazionali: le personalità del Risorgimento e dell'Unità nazionale, il ricordo tragico della prima guerra mondiale, i fatti della Resistenza e della seconda guerra mondiale, le glorie locali. Nell'Ottocento e in buona parte del Novecento, allo sforzo che la città dei vivi ha prodotto per raccontare se stessa ha fatto riscontro il bisogno di una parallela narrazione nella città dei morti. Nei cimiteri di ogni città - quello di San Cataldo non fa eccezione - numerose statue e bassorilievi raccontano i diversi modi di affrontare l'esperienza della morte, tra sentimenti individuali e convenzioni sociali.
Il museo scultoreo all'aperto descritto nell'itinerario proposto comprende artisti noti e altri quasi sconosciuti: Giuseppe Gibellini, Silvestro Barberini, Giuseppe Graziosi, Ermenegildo Luppi, Armando Manfredini, Ubaldo Magnavacca, Benito Boccolari, Dante Zamboni, Veldo Vecchi, Marino Quartieri.
Sono curate dal Museo civico d’arte, con la collaborazione dell’Archivio storico del Comune di Modena e della Commissione catechesi con l'arte dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola, anche le visite guidate gratuite alle chiese del centro storico, in programma dalle 21 alle 24. Si potranno scoprire le principali vicende umane e artistiche delle chiese che affacciano su via Emilia Centro: Sant'Agostino, San Giovanni, chiesa del Voto, San Biagio.
 

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