08/04/2011

MODENA, SERATA A TEATRO PER RICORDARE EDMONDO BERSELLI

Lunedì 11 aprile alle 21 vanno in scena allo Storchi due spettacoli con Shapiro e Fantastichini dai testi del modenese scomparso un anno fa. Ingresso libero con invito

“Quel gran pezzo dell’Italia, cronache di un paese provvisorio”, protagonista Ennio Fantastichini, e subito dopo “Beatnix” con Shel Shapiro. I due nuovi spettacoli prodotti da Promo Music su testi di Edmondo Berselli, nel primo caso riadattati dalla moglie Marzia Barbieri e da Andrea Quartarone, saranno rappresentati, uno in forma di assaggio e l’altro in versione integrale, nella serata che il Comune di Modena dedica a Berselli, lunedì 11 aprile alle 21 al Teatro Storchi, a ingresso gratuito con invito.
La serata, intitolata “Pensieri e parole di un intellettuale pop”, sarà presentata da Michele Smargiassi, giornalista di “Repubblica” e introdotta da Ilvo Diamanti, politologo ed editorialista dello stesso quotidiano e grande amico di Berselli.
La data modenese si colloca significativamente nel primo anniversario della sua scomparsa, tra gli appuntamenti di Bologna e Roma, proprio a significare che Modena era per Berselli “la sua città”, come conferma la moglie: “Per lui che ha lavorato fuori, a Bologna e Roma soprattutto, meno a Milano, Modena era la città del ritorno, il luogo in cui ritrovava e viveva la sua dimensione privata. Il legame con la sua città non è mai venuto meno”, spiega Marzia Barbieri.
Nel suo ‘Quel gran pezzo dell’Emilia’ c’è un capitolo intitolato ‘La luna di Modena’ in cui Berselli va a caccia del segreto della ‘modenesità’ e per capirne l’essenza va a cercarne le radici nel Baldus, poema del ‘500 in latino maccheronico di Teofilo Folengo, che descrive gli italiani dell’epoca con sorprendente attualità. Della testa dei modenesi dice che è fantastica nel senso che è balzana, piena di grilli, immaginativa e alla fine un po’ matta. “Edmondo condivideva e sosteneva che, ad esempio, solo dalla fissazione quasi maniacale del Drake per i motori poteva nascere il mito Ferrari”, racconta ancora la moglie.
Venendo agli spettacoli che andranno in scena, “Quel gran pezzo dell’Italia” è un’opera voluta e immaginata da Edmondo Berselli. Tutti i suoi scritti, da "Canzoni" a "Post Italiani" passando da "Quel gran pezzo dell'Emilia" a "Sinistrati" concorrono in vario modo a comporne il testo. L'adattamento teatrale è stato realizzato da Marzia Barbieri e Andrea Quartarone. In scena, Ennio Fantastichini dà voce al protagonista dello spettacolo, che ripercorre le tappe salienti della sua vita, dalla giovinezza tra Emilia e Trentino durante l’Italia del boom economico, passando attraverso il Sessantotto, per approdare alla seconda Repubblica e al berlusconismo che segna la fine dell’utopia. Foto, immagini d’archivio e brani di musica leggera contribuiscono al dipanarsi del racconto dell’Italia dei post-italiani, dei venerati maestri e dei tiri mancini.
“Beatnix” è invece il recital scritto da Edmondo Berselli e Shel Shapiro, che ne è anche interprete, incentrato su racconti, musiche e poesie da woodie Guthrie a Bob Dylan. Racconta l’America attraverso tre decenni. Dalla grande depressione del 1929 quando la crisi economica mette il paese in ginocchio, alla rinascita degli anni ’50 in cui fanno la loro comparsa gli scrittori della Beat Generation (Borroughs, Corso, Ferlinghetti, Ginsberg, Kerouac) a spazzare via le convenzioni dell’epoca, fino all’America dei grandi raduni democratici, in cui i giovani si battono per i diritti civili, per una società più libera, contro la guerra e la segregazione razziale, e in cui nasce, appunto, la stella di Dylan.
L’ingresso alla serata dell’11 aprile dedicata a Edmondo Berselli è gratuito con invito fino ad esaurimento dei 900 posti disponibili a teatro.
Gli inviti, massimo 4 per persona, si possono ritirare alla biglietteria del teatro Storchi di largo Garibaldi 15, e sabato dalle 10 alle 13, oppure alla biglietteria del Teatro delle Passioni, viale Carlo Sigonio 382, sabato dalle 16.30 alle 19 (info, tel. 059 2136011).
 

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