È dedicata alla figura umana, dal nudo virile eroico all’immagine della madre e del fanciullo, la mostra di scultura che inaugura venerdì 8 aprile alle 18 al Museo civico d’arte, in largo Porta sant’Agostino 337, grazie alla collaborazione tra il Comune di Modena e Assicoop. “Forme e figure: Modena e la scultura nella prima metà del Novecento”, curata da Francesca Piccinini, Luciano Rivi e Cristina Stefani, resterà aperta, con ingresso gratuito, fino al 26 giugno (informazioni al numero 059 2033100 e nel sito www,comune.modena.it/museoarte).
Con un percorso che coinvolge il Museo, ma anche il Municipio, il cimitero monumentale e altri luoghi urbani, l’esposizione rende conto degli esiti più rappresentativi della scultura nella prima metà del Novecento a Modena, in una serie di nuclei tematici che ruotano intorno alla figura umana. L’inaugurazione si inserisce nella Settimana della cultura e nell’iniziativa provinciale “Musei da Gustare”.
“Con questa iniziativa proponiamo al pubblico una selezione di sculture del primo Novecento, appartenenti alle raccolte civiche, cui si affiancano opere di privati e della collezione Assicoop, alla quale va anche il nostro ringraziamento per il sostegno economico”, afferma l’assessore alla cultura Roberto Alperoli: “Un ruolo di ‘mecenate’ che risulta particolarmente importante in questo momento di difficoltà per la cultura, a causa di tagli di fondi e vincoli strettissimi imposti dal Governo”.
La collaborazione tra il Museo civico d’arte e Assicoop Modena per “Forme e figure” fa seguito all’esperienza della mostra "Ghigno e sorriso: caricature del Novecento a Modena", prodotta nel 2007, e offre l’occasione di mostrare al pubblico per la prima volta alcune opere inedite del Museo, di privati cittadini e della raccolta Assicoop. “Sono ormai più di quattrocento le opere che compongono la raccolta ‘Assicoop Modena’, tra dipinti, sculture, disegni e stampe di artisti modenesi”, spiega il presidente di Assicoop Spa, Milo Pacchioni. “L’attuale iniziativa intende fare luce su un capitolo ancora poco conosciuto della nostra storia dell’arte, quello della scultura, che è stato spesso relegato in una posizione secondaria rispetto alla pittura”. Alla collezione Assicoop è dedicato un catalogo on line, periodicamente aggiornato con le nuove acquisizioni (www.assicoop.com/assicoopgallery).
Le opere esposte sono circa 40 e, come racconta la direttrice del Museo Francesca Piccinini, “consentono di passare dagli iniziali modelli veristi di Giuseppe Gibellini ai dinamismi plastici di Giuseppe Graziosi, dal simbolismo di Ermenegildo Luppi alle riflessioni sulla tradizione locale di Armando Manfredini. Si arriva infine alle istanze intimiste di Vittorio Magelli e alle nuove richieste formali del secondo dopoguerra, riscontrabili sia in Magelli che in Marino Quartieri”.
La sede principale della mostra è il Museo civico d’arte in largo Porta sant'Agostino 337 (aperto da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18). Indirizzo e orari analoghi per la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, al piano terra del Palazzo dei Musei, mentre il Palazzo comunale, in piazza Grande, è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 (tranne il 24 aprile, giorno di Pasqua).
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