I taxisti modenesi non pagheranno più la Tosap, la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, per le piazzole utilizzate. In cambio, si impegnano a mantenere le tariffe inalterate fino alla metà del prossimo anno, per un importo al di sotto del tasso di inflazione, nonostante l'aumento dei prezzi del carburante. Potranno inoltre avvalersi di rapporti di sostituzione temporanea alla guida, per un periodo non superiore a 30 giorni lavorativi annui, per motivi di salute, inabilità temporanea, gravidanza, per sospensione o ritiro temporaneo della patente di guida e nel caso di incarichi sindacali o pubblici elettivi che comportino un impegno a tempo pieno.
Sono le principali novità del nuovo Regolamento comunale sul servizio di trasporto pubblico non di linea approvato ieri, lunedì 4 aprile, dal Consiglio comunale di Modena con il voto favorevole di Pd, Modenacinquestelle.it, Lega nord, Mpa e Udc, e con l’astensione di Pdl e Idv.
“Il nuovo Regolamento è necessario per semplificare le procedure amministrative, per formalizzare gli interessi pubblici di controllo e comportamento di taxisti e Consorzio nella gestione dei clienti, nell’uso del tassametro ed altro”, ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche economiche Graziano Pini presentando la delibera. “Il Regolamento codifica l’innovazione delle licenze taxi temporanee attivabili in periodi di picchi di utenza – ha proseguito – riscrive il sistema sanzionatorio in caso di accertate violazioni e regolamenta l’utilizzo di strumenti pubblicitari nel rispetto dell’interesse pubblico”.
L’esenzione dalla Tosap, secondo Pini, “avviene per logica e diritto: anche altri mezzi di trasporto pubblico gestiti da soggetti di diritto privato dovrebbero allora pagarla”. A fronte dell’esenzione “la categoria ha accettato la revisione del posizionamento e del numero delle postazioni taxi per garantire una maggiore copertura del territorio comunale insieme a maggiori controlli sulla effettiva presenza nelle piazzole”, ha aggiunto. L’assessore ha infine annunciato il passaggio da tariffe “prefissate” a tariffe “massime”, che consentiranno maggior competizione tra imprese e tra consorzi e potenziali riduzioni di prezzi.
Ha aperto il dibattito Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, che ha sottolineato l’importanza di tariffe fisse verso gli ospedali e ha espresso perplessità sulla “differenza di trattamento tra taxisti e altri imprenditori che hanno attività sul terreno pubblico, non giustificata dal fatto che si tratta di un servizio rivolto ai cittadini”.
Sergio Celloni, Mpa, si è detto favorevole “a qualsiasi delibera a favore degli imprenditori, perché oggi l’attività e il lavoro vanno tutelati in tutti i modi possibili”. In particolare, “sarei per togliere tutti i costi di occupazione del suolo pubblico: non solo ai taxisti, ma anche ai bar e alle altre imprese private che come i primi danno servizi pubblici”.
Per il Pdl, Luigia Santoro si è espressa invece in modo contrario sull’eliminazione della Tosap: “Pur trattandosi di una tassa modesta, che porta entrate al Comune per circa 20 mila euro l’anno, non mi sembra giusto eliminarla: incide per meno di 18 euro al mese per il taxista”. La consigliera ha inoltre sottolineato che “il vantaggio dato dalla tariffa fissa su certe tratte, ad esempio verso gli ospedali, non viene coperto dallo sconto previsto del 10%”. Anche per Adolfo Morandi “in un momento come questo eliminare la Tosap è un beneficio concesso e non opportuno. Chi occupa suolo pubblico nel centro della città, come i taxisti, dovrebbe pagarla, soprattutto perché il Comune, con il Piano sosta, imporrà una tassa anche a tutti i residenti che parcheggeranno l’auto in strada”, ha aggiunto.
Secondo Eugenia Rossi, Idv, “le delibere devono andare sempre nella direzione dell’interesse di tutti i cittadini e questa mi pare presenti alcuni aspetti contradditori. Avrei preferito che non solo la parte sulla Tosap, ma tutto l’impianto del Regolamento fosse rivisto: mi riservo di verificare se ci sono altri punti modificabili, come quello che vieta il trasporto degli animali in taxi”.
In dichiarazione di voto, Nicola Rossi, Lega nord, ha dichiarato di aver “apprezzato l’operato dell’assessore, che ha trovato un giusto compromesso tra le diverse esigenze”.
Maurizio Dori, Pd, ha fatto un quadro della situazione sul territorio comunale: “Le licenze per il servizio di taxi sono 85, cui si aggiungono altre 8 licenze per taxi di scorta da utilizzare anche come licenze temporanee”. Il consigliere ha però ricordato che “la leva tariffaria non dipende dal numero di taxi, ma dalle scelte della Giunta comunale, che determina con apposita delibera il costo del servizio”.
Nella replica, l’assessore Pini si è detto d’accordo sulla necessità di intervenire sul divieto di trasporto degli animali. Per quanto riguarda la Tosap, l’assessore ha sottolineato la differenza “tra residenti e taxisti, imprese artigianali che in Centro lavorano. Inoltre, ha concluso, “la sosta sulle piazzole è interesse degli utenti”.
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