“Avere occupato immobili non dà diritto a percorsi preferenziali per la soluzione dei problemi abitativi. Per le famiglie che si sono insediate abusivamente nell’ex scuola di Marzaglia e negli appartamenti in via Fossamonda non si prevedono risposte diverse da quelle previste per le altre famiglie in difficoltà”.
E’ la risposta dell’assessore comunale alle Politiche sociali Francesca Maletti all’interrogazione di Giulia Morini del Pd sull’occupazione di otto appartamenti in via Fossamonda e dell'ex scuola di Marzaglia. In particolare, la consigliera ha chiesto quali soluzioni la Giunta prospetta per le famiglie occupanti che vivono in una condizione di grave disagio economico ed abitativo, vista anche la presenza di minori.
“Mi preme chiarire alcune cose: occupare immobili di proprietà pubblica o privata è un reato e il Comune ha deciso di presentare querela contro coloro che hanno fatto le occupazioni”, ha proseguito Maletti. “L’Amministrazione segue centinaia di famiglie che si trovano in difficoltà abitative; ne è prova il fatto che gli appartamenti per le emergenze sono tutti occupati. Nei primi 10 mesi del 2010 – ha aggiunto l’assessore – le procedure di sfratto presentate in tribunale per famiglie residenti a Modena sono state 1842. Si ha consapevolezza che il disagio abitativo in periodi di crisi economica diventi emergenza e per questo il Comune ha aumentato le risposte sia in termini economici che utilizzando gli alloggi a disposizione”.
L’assessore, sulla base di informazioni della Questura, ha spiegato che “le famiglie presenti nella scuola di Marzaglia sono tre: una residente nel Comune di Modena, le altre due con ultima residenza nei Comuni di Sassuolo e di Vignola”. Per la famiglia residente a Modena, l’assessore ha osservato che “prima dello sfratto si erano proposte due soluzioni: il pagamento della caparra e una compartecipazione all’affitto per un determinato periodo qualora la famiglia avesse trovato un appartamento”. Per gli altri due nuclei, Maletti ha annunciato di aver inviato una lettera ai Comuni di Vignola e Sassuolo “per una loro presa in carico delle singole situazioni”. Sulle famiglie che occupano gli appartamenti di via Fossamonda l’assessore ha precisato infine di non avere avuto informazioni dalla Questura e di non poter dunque fare valutazioni.
Nella replica, la consigliera Morini ha ringraziato per la risposta e ha dichiarato, a titolo personale e a nome del gruppo Pd, di condividere “la scelta che non ci siano percorsi privilegiati per chi fa occupazioni”.
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