La piscina prevista nel “Progetto direttore” del parco Ferrari, presentato oggi alla Conferenza dei capigruppo e domani al vaglio della Giunta, sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale. Per il nuovo impianto, il Comune intende, infatti, ricorrere al sistema del project financing, coinvolgendo operatori privati e del mercato finanziario.
Se, dopo il percorso di istruttoria pubblica e i necessari passaggi istituzionali, la realizzazione della piscina sarà confermata, l’Amministrazione comunale assegnerà attraverso un bando la costruzione e la gestione dell’impianto, che risponde alla necessità di incrementare le vasche a disposizione delle società di nuoto e offrire nuovi spazi d’acqua dove coniugare, soprattutto in estate, sport e divertimento.
Una delle ipotesi, valuta la possibilità di affidare in modo congiunto la gestione della piscina Dogali e dell’impianto del parco Ferrari, anche per consentire un migliore coordinamento delle diverse vocazioni dei due complessi.
E’ pari a 2 mila 410 metri quadrati la superficie d’acqua coperta su cui possono oggi contare i modenesi e gli abitanti dei Comuni limitrofi, che in 20 minuti raggiungono gli impianti natatori della città; ciò significa complessivamente quasi 186 mila persone che ogni anno fanno registrare 521 mila presenze nelle piscine di Modena. Nella dotazione globale è però compresa la vasca dell’Accademia militare, attualmente in ristrutturazione e solitamente disponibile solo 23 ore la settimana. Inoltre, quasi metà della superficie d’acqua totale è costituita dalla vasca olimpica della piscina Dogali: mille metri quadrati riservati ad uso specialistico e nuoto sportivo. Le restanti vasche comunali sono tre nel complesso Dogali (una da 25 metri, una scolastica di 12 metri e una terza di 20 metri coperta da pallone pressostatico) e due alla Pergolesi (una da 25 e una da 20 metri). In media, ogni giorno oltre mille persone frequentano le piscine comunali (600 gli utenti medi della Dogali e 450 quelli della Pergolesi. In città, sono disponibili anche le due vasche da 25 e 50 metri della Città dei Ragazzi e quella da 25 metri dei Vigili del Fuoco.
Tra gli utenti delle piscine non ci sono solo nuotatori, ma anche anziani, donne in gravidanza, bambini e neonati alle prese con i corsi di acquaticità, persone che seguono percorsi di rieducazione funzionale e risveglio muscolare, corsi di riabilitazione, acquagim o acqua relax. A Modena, da oltre 15 anni la disponibilità di spazi è di gran lunga inferiore alle richieste avanzate dalle società di nuoto.
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