Non saranno installati dossi né altri limitatori di velocità, ma a tutti gli effetti dal primo marzo l’intero Centro storico di Modena diverrà “Zona trenta”. Lo ha stabilito la Giunta comunale nei giorni scorsi. Nell’area all’interno delle antiche mura, per un totale di circa 20 chilometri di strade, i veicoli in transito non potranno infatti più superare i 30 chilometri orari. Il perimetro che delimita l’area, ma che è escluso dall’applicazione del provvedimento, è quello definito dalle vie Berengario, Fontanelli, Monte Kosica, Bonasi, Caduti in guerra, Martiri della libertà, delle Rimembranze e Vittorio Veneto.
La limitazione di velocità in Centro storico è finalizzata al miglioramento della sicurezza della circolazione veicolare e della fruibilità del Centro per i cosiddetti “utenti deboli”, cioè pedoni e ciclisti. Il provvedimento rientra, inoltre, nell’ambito delle azioni per la messa in sicurezza degli incroci che interessano auto, biciclette e pedoni.
Gli interventi, che partiranno dopo la predisposizione di un’apposita ordinanza, riguarderanno l’installazione di adeguata segnaletica nei varchi di ingresso e uscita dell’area e l’attivazione di una campagna di informazione alla cittadinanza. Le spese previste ammontano a 5 mila 700 euro. In particolare, il provvedimento verrà segnalato negli undici punti di accesso al Centro storico, con cartello di limite di velocità in entrata e di fine limite velocità in uscita. La segnaletica verrà affiancata a quella già esistente del Citypass negli accessi in cui il perimetro dei due provvedimenti coincide.
“Il provvedimento è coerente con l’obiettivo di un Centro storico sempre più dedicato a pedoni e ciclisti per favorirne una piacevole e sicura frequentazione”, commenta l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta. “Le zone a velocità limitata rappresentano uno dei fattori determinanti per la qualità dell'ambiente non a caso è uno degli indicatori di valutazione nel rapporto annuale Ecosistema urbano di Legambiente”, aggiunge l’assessore all’Ambiente Simona Arletti. “Quest'iniziativa è un altro esempio di come le strategie condivise dei diversi assessorati possano portare a positive ricadute in diversi ambiti della vita cittadina”.
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