Vivevano costretti in spazi angusti, per lo più in piccole gabbie per conigli sollevate da terra e in pessime condizioni igieniche i 356 cani, tutti di razza, sequestrati dalla Polizia municipale di Modena e del Distretto ceramico (Maranello, Formigine, Fiorano e Sassuolo), durante un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena.
Il maxisequestro è avvenuto in località Cittanova, in provincia di Modena, sul confine tra il capoluogo e il comune di Formigine. Gli animali sono di razze – dal labrador al setter, dal golden retriever al cane corso fino ai più piccoli chihuahua, barboncino e yorkshire – ed età diverse, l’ultima cucciolata di quattro cani è venuta alla luce durante l’operazione di Polizia.
Iniziata mercoledì 30 novembre e conclusa nella tarda serata di giovedì, l’operazione è giunta al termine di un’indagine avviata circa un mese fa, quando gli agenti della municipale sono stati allertati da alcuni cittadini che nell’azienda, autorizzata allo stanziamento di animali come Fattoria didattica, era possibile acquistare cani senza microchip e di età inferiore ai due mesi, contravvenendo a quanto previsto dalla legge. Gli inquirenti hanno inoltre verificato che le inserzioni di vendita viaggiavano anche in internet e sabato scorso agenti in borghese si sono presentati sul posto fingendosi interessati all’acquisto. Infine, mercoledì mattina operatori della Polizia municipale di Modena e del Distretto ceramico, accompagnati da due veterinari dell’Università di Bologna, hanno eseguito i decreti di ispezione disposti dalla Procura della Repubblica di Modena e hanno trovato cani spaventati e stipati ovunque, anche nel fienile e nel sottotetto dello stabile. Gli esemplari che non erano rinchiusi nelle gabbie, erano sistemati in piccoli box di fattura artigianale stretti e lunghi, dove a fatica potevano muoversi. I veterinari hanno esaminato il comportamento e lo stato di salute dei cani e per il proprietario dell’azienda e la moglie è scattata la denuncia per maltrattamenti. Diversamente, non sono risultate situazioni perseguibili a danno degli altri animali presenti nella fattoria, che è stata comunque posta sotto sequestro perché non idonea a ospitare le quasi 400 bestiole.
Gli operatori della municipale hanno quindi portato in diversi canili della provincia di Modena e di altre province i cani, un’operazione logistica che si è conclusa solo nella serata di giovedì.
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