12/12/2011

R-NORD, "UNA TV PER DIFFONDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE"

L'assessore Marino ha risposto all'interrogazione di Giulia Morini (Pd) sul progetto

“Errenord tv è uno strumento pensato per diffondere il rispetto delle regole e per indurre comportamenti che migliorino la vivibilità e sviluppino il senso di appartenenza alla comunità. Il servizio è di supporto all’attività del portierato sociale”. Lo ha detto l’assessore alla Qualità e sicurezza della città del Comune di Modena Antonino Marino rispondendo oggi in Consiglio comunale a un’interrogazione di Giulia Morini, trasformata in interpellanza.
Con l’istanza Morini ha chiesto quali obiettivi l\'Amministrazione auspica di raggiungere con il progetto Errenord tv – attivato nel mese di luglio nell’ambito del piano di riqualificazione del condominio – quale si pensa possa essere il contributo al piano di riqualificazione, quale durata avrà tale progetto, quali sono i costi sostenuti fino ad ora e quelli previsti per il futuro.
Nel dettaglio, la tv di condominio vuole essere uno strumento di comunicazione nei confronti dei residenti sui temi di sicurezza e vivibilità, con particolare riguardo all’uso civico degli spazi comuni, mira a sostenere la diffusione dei principali fattori di integrazione sociale, come lavoro, formazione, conoscenza della lingua italiana e dei principali elementi di educazione civica, accesso appropriato ai servizi, e si pone l’obiettivo di comunicare alla città le trasformazioni in atto nella zona per cambiarne la percezione e favorirne la frequentazione. Ad oggi, sono stati prodotti numerosi video, tutti visionabili sia dai residenti, su uno specifico canale tv, sia dai modenesi, sul sito del Comune (www.comune.modena.it/rnordtv), oltre che su facebook e youtube. I video prodotti verranno trasmessi in altri ambienti caratterizzati da una forte concentrazione di stranieri e potranno essere utilizzati in qualsiasi contesto condominiale.
“La metodologia seguita è quella del coinvolgimento attivo dei residenti nelle attività di animazione, formazione e sensibilizzazione riguardanti la vita del condominio e del quartiere. Sono previsti anche periodici momenti di formazione tecnica”, ha spiegato Marino. “Il progetto ha una valenza biennale – fino a fine 2012 – ed è stato interamente finanziato dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena”, ha detto ancora l’assessore. “Sono stati destinati al progetto 66 mila euro per la produzione dei materiali video e 8 mila 700 euro per l’adeguamento e gli allestimenti della sala all’Errenord e dello studio di registrazione”.
Nicola Rossi, Lega moderna, ha definito necessario “un approccio rigido e rigoroso, con attenzione all’immediata soluzione dei problemi di sicurezza. La tv a circuito chiuso non è uno strumento adatto a un ambiente come l’Errenord: chiediamo che le risorse vengano indirizzate verso iniziative più efficaci”.
Della stessa idea Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, che suggerisce, ad esempio, “un percorso di servizi sociali, di cui c’era più bisogno. Si è invece presa una direzione che porterà a pochi risultati. Dopo 6 mesi mi piacerebbe che faceste un questionario per verificare la partecipazione”, ha aggiunto.
Secondo Sandro Bellei, Pdl, quello dell’Errenord “era, è e rimarrà un problema. Non è con questi palliativi che si risolve; quei 75 mila euro andavano spesi diversamente. Non credo che le forze di polizia o altro possano risolvere il problema di un edificio nato male: andrebbe demolito e ricostruito”. Per Michele Barcaiuolo “un intervento come quello di Errenord tv è tardivo; bisogna guardare la realtà delle cose. Non ho avuto sentori del miglioramento di cui parla Trande e credo che con quel tipo di risorse si sarebbero potuti esercitare ben altri tipi di azione”.
Di diverso avviso Giulio Guerzoni, Pd, per il quale sarebbe stato un errore abbattere l’edificio. “E’ importante cercare di riqualificarlo e quello della tv non è l’unico intervento”, ha affermato, ricordando il cambio di illuminazione, l’abbattimento dello scalone interno, le funzioni sociali attivate. Il capogruppo Paolo Trande ha aggiunto: “C’è un’unica e sola maniera per capire se quello che si fa è buono: provarlo. A mio parere le cose sono migliorate ed è una valutazione pregiudiziale affermare che la tv condominiale non è uno strumento adeguato. A fine 2012 si faranno le necessarie verifiche”. Nella replica, Giulia Morini ha sottolineato che la convivenza è difficile e necessita spesso di strumenti innovativi: “Questa è una sperimentazione che ha come obiettivi la prevenzione e la comunicazione tra persone. L’importante è che il valore di questi prodotti diventi patrimonio di tutta la città”, ha sottolineato.
Nella replica, l’assessore ha chiarito che “nessuno ha mai pensato che i problemi della città e dell’Errenord potessero risolversi con una tv condominiale. Sono state poste in atto diverse altre azioni”. Marino ha infine ricordato che il palazzo, in passato, “ha avuto una importante funzione sociale: ha accolto i lavoratori del Meridione in città per lavoro. Poi, per loro, è arrivata l’integrazione e oggi mi auguro che l’Errenord possa diventare luogo di nuova integrazione, questa volta per i cittadini stranieri”.
 

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