01/12/2011

MODENA, PER I NON VEDENTI ARRIVA IL MUSEO DA TOCCARE

Sabato 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il Museo d'arte inaugura un percorso tattile con originali e copie tridimensionali

“È severamente vietato non toccare le opere d’arte”. Anzi, sculture in pietra e terracotta, frammenti di ceramica e copie di strumenti musicali si dovranno ammirare proprio accarezzandole con le mani. È dedicato in particolare ai non vedenti, ma anche ai bambini, e a tutti i visitatori che vogliono sperimentare un nuovo modo di conoscere l’arte, il percorso tattile “Vietato non toccare”, che il Museo Civico d’Arte di Modena inaugura sabato 3 dicembre alle 17.30 (Palazzo dei Musei, largo porta Sant’Agostino). A tagliare il nastro, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, ci saranno il sindaco di Modena Giorgio Pighi, la direttrice del Museo Francesca Piccinini e i rappresentanti delle istituzioni che hanno collaborato al progetto: Elisabetta Genovese, che per l’Università di Modena e Reggio Emilia è delegato del Rettore alla disabilità, e Antonio Mariani, presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Modena.
Il percorso, che attraversa tutte le sale del museo, prevede anche didascalie e catalogo in braille e una audioguida dedicata. Si potranno così mettere a confronto opere e tecniche di periodi diversi, a cominciare dall’originale in marmo della “Piletta wiligelmica” per l\'acqua santa (prima metà sec. XII), che narra “La leggenda del patto tra il cavaliere e il diavolo”. Per la scultura dell’Ottocento si potranno sfiorare le forme della “Gratitudine” (1851) di Giovanni Capelli, mentre alcuni frammenti di ceramica graffita consentiranno di “toccare con mano” raccontando la tecnica e le diverse lavorazioni di questa antica arte documentata a Modena intorno alla metà del XV secolo. Oltre agli originali, il percorso tattile prevede alcune copie di opere d\'arte: il “Violino con doppio piano armonico” (1884) di Felice Oliveri (Torino, attivo tra il 1870 e il 1904), è stato realizzata dal liutaio modenese Lorenzo Frignani; la traduzione tridimensionale della “Testa di fanciulla con turbante” di Francesco Stringa (1635-1709), a cura del Museo tattile dell\'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna; la copia della ricca cornice del dipinto raffigurante “Galatea “(1664) di Elisabetta Sirani, è stata realizzata dall\'artigiano modenese Germano Bertolani; il modello in scala della “Madonna di Piazza” (1522), opera in terracotta di Antonio Begarelli (Modena, 1499-1565), è infine opera dell\'artista modenese Paolo Sighinolfi. Le nuove opere e copie da accarezzare completano il percorso tattile dedicato al tessile e in particolare al velluto inaugurato nel 2010. Il Museo è aperto da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il giorno di Natale e il Primo dell’anno solo nel pomeriggio dalle 15 alle 18. L\'ingresso è gratuito.

 

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