“Una manovra dolorosa e non ancora equa che rende il bilancio del Comune di Modena ancora più difficile perché, ad un primo esame, la nuova Imposta municipale unica non sposterà risorse a favore dell’Amministrazione, mentre è certo un ulteriore taglio di 6 milioni. In altri termini, l’entità della manovra locale è destinata a lievitare da 18 a 24 milioni di euro”.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi lancia l’allarme commentando a caldo le decisioni del Governo Monti.
“La situazione è molto difficile, ancora più di prima; siamo di fronte alla quarta manovra che i Comuni subiscono in pochi mesi e già questo determina una situazione di incertezza che non aiuta nella gestione dei problemi di una città. Ci rendiamo perfettamente conto – prosegue Pighi – della delicatezza e della gravità di una situazione senza precedenti e siamo consapevoli che si debba agire con serietà da politici e non con giochetti da politicanti. Rispetto al passato è apprezzabile la serietà e la chiarezza di obiettivi con cui il Governo sta affrontando la situazione”.
A giudizio del sindaco di Modena, la manovra “non è ancora equa” e richiederebbe un intervento più deciso sulla tassazione dei capitali scudati per avere risorse da destinare alla rivalutazione delle pensioni e all’introduzione del salario minimo garantito. Positivo, invece, il giudizio sulle misure adottate per la crescita: lo sblocco dei fondi per le infrastrutture, gli incentivi per l’assunzione di donne e giovani e l’incremento dei fondi per garantire l’accesso al credito delle imprese.
“Forte preoccupazione – prosegue Pighi – riguarda la troppo rapida ridefinizione del ruolo delle Province, una decisione che a Modena penalizza una Giunta provinciale che ha lavorato bene e che genera in tutto il Paese incertezze sulla gestione dei problemi di area vasta, cioè la mobilità, il controllo del territorio e la scuola”. Sempre sul piano locale, il sindaco giudica invece positiva la conferma dei fondi alla sanità e l’incremento di quelli del pubblico locale, “anche se mancano ancora passaggi fondamentali su ricerca, scuola e giustizia”.
Per quanto riguarda il Comune di Modena, Pighi conferma l’orientamento ad agire sui tagli alla spesa “fin dove possibile” per intervenire poi sulla leva fiscale. “Sentiamo tutta la difficoltà di dover affrontare il tema di ulteriori imposizioni fiscali che si andrebbero a sommare a quelle già decise del Governo. Nessuno deve dimenticare che i servizi del Comune sono fondamentali per i cittadini e per le famiglie, che ora si troveranno ancora più in difficoltà“. In altri termini, “si tratterà di trovare un equilibrio ancora più difficile tra tagli alla spesa e maggiori entrate. Cercheremo di fare presto – assicura il sindaco - ma i tempi si allungano ulteriormente perché le nuove misure andranno valutate con attenzione e adattate al bilancio. Con la Giunta stiamo cercando soluzioni che non sono affatto semplici perché norme recenti, non modificate dalla manovra, richiederanno di dimezzare i contratti a termine di varia natura e di fare scelte precise rispetto all’esternalizzazione dei servizi”.
“Per questo bilancio e per i prossimi due il Comune dovrà realizzare una manovra strutturale in grado di rendere stabili i conti”, aggiunge il sindaco. “Non è infatti prevedibile un cambiamento della situazione nazionale in tempi brevi e la città ha bisogno che l’Amministrazione locale dia segnali di certezza. Ci aspettavamo e ci aspettiamo ancora che sia modificato il patto di stabilità. Il decreto non ne parla, ma se si vuole che i Comuni contribuiscano alla crescita – conclude Pighi - vanno messi nella condizione di poter fare investimenti”.
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