07/12/2011

DA GIULIO CAVALLI AL TEATRO DEL "MANICOMIO CRIMINALE"

Alla Tenda dall'8 all'11 dicembre: la lotta alla mafia in punta di penna, il laboratorio dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, musica metal e cinema d'autore

Giovedì 8 dicembre alle 21.30 la pellicola del 2010 di Sylvain Chomet “L’Illusionista” apre la settimana della Tenda, la struttura di viale Monte Kosica 95 (angolo viale Molza) gestita dall\'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. Nel mese che la Tenda dedica alla carta dello Spirito il giovedì cinematografico ospita la storia di un illusionista che nella seconda metà degli anni Cinquanta è costretto ad esibirsi in teatri di terz\'ordine, feste e pub, fino a quando non conosce Alice, una ragazzina che crede ai suoi trucchi e gli cambia la vita.
Venerdì 9 dicembre alle 21.30 la serata “Si chiamava Libero: racconti di uomini e di mafia” a cura di l\'Asino che Vola vedrà la partecipazione dello scrittore Giulio Cavalli, autore di “Nomi, cognomi e infami”. Il libro di Cavalli è un viaggio nel tempo e nello spazio che accompagna il lettore dall’attentato di via D’Amelio al sorriso di Bruno Caccia, dalle parole di Pippo Fava all’omicidio di don Peppe Diana passando attraverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocetta e i ragazzi di Addiopizzo, fino a svelare la presenza della mafia al Nord, che l’autore è stato tra i primi a denunciare. È anche una storia corale dedicata alle 670 persone che oggi nel nostro Paese vivono sotto tutela. È una rivoluzione morbida contro coloro che, abituati a comprarsi giudici, onorevoli, senatori, funzionari, sindaci, imprenditori, giornalisti, sanno bene che nulla possono contro la parola.
Il fine settimana della Tenda sarà all’insegna di teatro e musica live. Il 10 dicembre alle 21.30 la serata dedicata agli amanti del metal classico vedrà esibirsi tre giovani band locali: Red pill, One leg man e Canaja. A salire per prima sul palco sarà quest’ultima band di Modena che si muove abilmente tra thrash metal e hard rock classico. Da Reggio Emilia arrivano invece gli One leg man, attivi da quasi un decennio nell’underground emiliano e arrivati nel 2011 al primo disco, “The Crack”, dove i quattro reggiani mettono in mostra un repertorio di influenze che vanno dal southern alle poliritmie più coraggiose a cavallo tra thrash metal e progressive. Chiuderanno la serata i Red pill, cinque ragazzi modenesi dediti a un thrash metal moderno e melodico, che, nati nel 2006, hanno all’attivo il full length “Sinner’s Club” licenziato dalla vicentina Crash & Burn Records.
Infine, domenica 11 dicembre alle 17.30 andrà in scena “teatro Pitbull”, il laboratorio teatrale dell’Opg, Ospedale psichiatrico giudiziario, di Reggio Emilia, a cura del gruppo Carcere-città. L’Opg è la struttura medica detentiva chiamata “manicomio criminale” fino alla riforma penitenziaria del 1975. È parte integrante del sistema penitenziario e ha la funzione di custodia e contemporaneamente di cura e trattamento dei malati.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet della Tenda (www.latendamodena.it, www.facebook.com/latenda, latenda@comune.modena.it) e telefonare nelle giornate d’apertura (tel. 059 214435).
 

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