Dichiara di essere al volante di una autovettura coinvolta in un incidente stradale, ma le telecamere della videosorveglianza della zona smascherano l’inganno. Alla guida della Fiat Punto c’era, infatti, il figlio dell’uomo che si era autoaccusato. E’ successo domenica mattina, poco dopo le otto, vicino alla stazione ferroviaria centrale. Un ciclomotore Piaggio, su cui viaggiavano N.M. e il figlio di dieci anni, proveniente dalla rotatoria di piazzale Natale Bruni percorreva via Monte Kosica quando, giunto all’incrocio con via Crispi, è stato superato della Punto che ha poi iniziato una repentina svolta a destra. Auto ed scooter si sono scontrasti e le persone sul due ruote sono finite a terra riportando numerose contusioni. Sul posto, per i rilievi di legge, è intervenuta una pattuglia infortunistica dalla Polizia municipale. N.M., 44 anni, residente a Modena, ha dichiarato agli agenti di essere il conducente dell’autovettura coinvolta nell’incidente. Ma la videosorveglianza ha consentito di stabilire che al volante della Fiat vi era un’altra persona che calzava un cappellino bianco. Messo alle strette, N.M. ha ammesso che al volante della Punto al momento dello scontro si trovava il figlio, G.T. di 22 anni, residente a Sassuolo, che cercava di raggiungere rapidamente la stazione per salire su un treno. Il giovane, contattato telefonicamente dal padre, ha fatto rapidamente ritorno sul luogo dell’incidente rispondendo alle domande degli operatori.
Azioni sul documento