Insieme alla delibera che ha dato l’ok alla costituzione di Seta, la società emiliana trasporti auto-filoviari, il Consiglio comunale ha approvato lunedì 3 ottobre anche due ordini del giorno presentati in corso di seduta da Udc e Pd. E’ stata invece respinta una terza mozione presentata da Modenacinquestelle.it.
L’ordine del giorno dell’Udc, “Per un processo di fusione delle aziende del trasporto pubblico locale che sia efficiente ma anche attento alle esigenze dei cittadini”, illustrato dal consigliere Davide Torrini, è passato anche con il voto favorevole di Pd, Mpa, Pdl e con l’astensione di Modenacinquestelle.it e Idv.
Torrini ha detto di condividere il processo avviato dalla delibera poiché “il percorso non è tutto in discesa, ma va nella giusta direzione”. Il consigliere ha ribadito la “necessità di migliorare il servizio nelle zone più lontane: bassa, montagna e frazioni, ma anche di attuare una politica tariffaria che vada incontro alle famiglie e in particolare a quelle più numerose”. L’ordine del giorno esprime inoltre la necessità di attivare un processo d’integrazione delle tre Agenzie della mobilità al fine di creare i presupposti per la liberalizzazione del trasporto pubblico e impegna la Giunta a riferire in commissione consiliare lo stato di attuazione del piano industriale entro luglio 2012.
La mozione presentata dal capogruppo del Pd Paolo Trande, “Per tutelare l’occupazione e diminuire l’impatto ambientale dei mezzi”, ha ottenuto il voto favorevole del gruppo proponente, quello contrario del Pdl e l’astensione di Modenacinquestelle.it, Mpa e Idv. Il documento del Pd invita il sindaco a farsi portavoce della necessità di tutelare con ogni mezzo l’occupazione, magari riproponendo il sistema utilizzato a Modena senza licenziamenti, e di utilizzare mezzi sempre meno inquinanti e, in particolare, alimentati a gas metano”.
E’ invece stato respinto l’ordine del giorno illustrato da Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it. Hanno votato a favore anche Pdl, Mpa e Idv; contrario il Pd. Ballestrazzi, che ha subordinato l’ok alla delibera all’approvazione dell’odg da lui proposto, ha sottolineato che “la fusione deve migliorare l’efficienza del servizio erogato ai clienti e non deve intaccare l’occupazione, cioè la somma degli occupati delle tre aziende”. Inoltre, la mozione chiedeva che il piano di rinnovo del parco automezzi prevedesse nuovi autobus alimentati a metano.
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