“Il mercato di via Albinelli è un gioiello e occorre coinvolgere gli operatori in ogni discorso che li riguarda. Sugli orari di apertura sono contraria a decisioni imposte o divisioni, chiedo invece una strategia generale per tutte le attività, poiché il centro storico è circondato dai centri commerciali a cui presto se ne aggiungeranno altri due, è invaso da eventi occasionali e presto tutti i parcheggi della zona diventeranno a pagamento”.
Lo ha affermato la consigliera Eugenia Rossi (Idv), pronunciandosi a favore della delibera e contro la mozione del Pd, in apertura del dibattito che ha preceduto le votazioni della modifica al Regolamento del mercato di via Albinelli e dell’ordine del giorno presentato dal Partito democratico.
Sergio Celloni (Mpa) si è detto d’accordo e ha aggiunto: “Da anni in Consiglio faccio interventi a favore del centro, ma i problemi non vengono risolti perché tutto si limita ad una sterile contrapposizione ideologica. Vorrei vedere il mercato ancora più integrato nella città, ma bisogna fare i conti con la competitività degli oltre 50 punti della grande distribuzione”.
Per il Pdl, è intervenuto Sandro Bellei: “Lasciare tanta autonomia agli operatori, potrebbe far sì che l’attenzione al consumatore finale non rappresenti la preoccupazione principale. Siamo invece disponibili a discutere sugli orari per rendere il mercato più fruibile”. Anche il capogruppo Adolfo Morandi, durante le dichiarazioni di voto, ha espresso perplessità sul Regolamento che “lascia troppa autonomia agli operatori, mentre il Comune dovrebbe mantenersi una porta aperta per intervenire al di sopra delle parti nell’interesse di tutti i cittadini” e sull’ampliamento delle tipologie merceologiche “che rischia di snaturare il mercato”.
Giudizio positivo sul regolamento è stato espresso dal capogruppo della Lega nord, Nicola Rossi: “Sicuramente ci sono state lacune in passato, ma riteniamo che il Regolamento tuteli ciò che dovrebbe interessare ai cittadini; l’esigenza è di arrivare ad un’ulteriore valorizzazione del mercato”. E ha aggiunto: “Non entriamo oggi nel merito degli orari, ma critichiamo l’odg che sembra voler mettere il cappello su un Regolamento che deve essere il più possibile condiviso”. Per il collega Stefano Barberini “il mercato è una delle poche realtà che funzionano, quindi non si capisce perché si voglia rinnovare o modificare”.
Per il Pd, Stefano Prampolini ha ricordato che “la gestione diretta del mercato, affidata dal 2006 al Consorzio, ha determinato la capacità di risolvere problemi che sembravano insormontabili, come la morosità, risolta con la fideiussione bancaria, e i rifiuti a cui si è trovata soluzione con il compattatore”. William Garagnani ha sostenuto “la necessità di valorizzare anche l’aspetto monumentale e le strutture, magari attraverso la creazione di un percorso che inserisca il mercato nella dinamica del sabato pomeriggio” e ha suggerito di allestire chioschi esterni per la vendita e il consumo di anguria e melone durante i mesi estivi”. Fabio Rossi, ricordando i 30 mila visitatori settimanali del mercato, ha sottolineato che “il valore di fondo delle modifiche è l’idea di dare al Consorzio maggiore autonomia gestionale in virtù di un’allargata maggioranza qualificata”. Per Salvatore Cotrino, che ha evidenziato come anche all’interno del Consorzio esistano posizioni minoritarie e maggioritarie, “l’intenzione dell’odg del Pd è di stimolare un percorso di analisi e approfondimento per valutare se la domanda formulata dal centro storico trova un’adeguata risposta nell’offerta espressa dal mercato”. Michele Andreana ha ribadito che il Consorzio è frutto di una scelta politica attuata anni fa, “ma per non incorrere nel rischio dell’autoreferenzialità come Amministrazione dobbiamo sforzarci di ragionare sulla valorizzazione del mercato e su come innovare; si potrebbero prevedere anche incentivi per favorire l’ingresso di giovani”, ha aggiunto. Concetti sottolineati in sede di dichiarazione di voto anche dal capogruppo Paolo Trande, che ha precisato: “Abbiamo voluto mettere in evidenza alcuni limiti di tutti i mercati: la tendenza inevitabile a chiudersi”.
Infine, Federico Ricci (Sinistra per Modena) si è detto favorevole alla delibera, ma ha annunciato di astenersi sull’odg “perché ho bisogno di approfondimenti sui contenuti”, ha dichiarato.
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