09/08/2010

IN BICI INVESTE PEDONE E SCAPPA, IN MANETTE CLANDESTINO

Modena, l'investitore, un clandestino pluri pregiudicato palestinese, individuato e arrestato dalla Polizia municipale grazie alla collaborazione di alcuni testimoni

In bicicletta investe un pedone sul marciapiede e si allontana dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso al povero malcapitato finito malamente a terra. Ma operatori della Polizia municipale di Modena, grazie alle informazioni di alcuni testimoni riescono ad individuare l’investitore. L’uomo G.B. 26 anni, ha dichiarato di essere di nazionalità palestinese, nell’urto era rimasto ferito seriamente per cui aveva chiesto l’intervento di un’ambulanza. Gli agenti lo hanno individuato e arrestato all’uscita dell’ospedale il giorno dopo l’incidente.
Nella serata di giovedì 5 agosto G.B., in sella ad una bicicletta stava percorrendo via del Voltone quando ha investito un residente della zona che passeggeva sul marciapiede. G.B. non si è fermato a prestare all’investito anzi, sollecitato da altro connazionale che si trovava poco distante, si è allontanato velocemente dal luogo del sinistro. Il personale della polizia municipale è riuscito però ad individuare lo straniero responsabile dell'investimento grazie alle testimonianze dei passanti che ne hanno fornito un perfetto identikit. L’investitore, intanto, aveva chiesto l'intervento per se stesso l’aiuto di una ambulanza, senza riferire del suo coinvolgimento nel sinistro. Quando il giorno è uscito dall’ospedale G.B ha trovato ad attenderlo gli agenti che lo hanno accompagnato al comando di via Galilei per gli accertamenti, non avendo documenti di riconoscimento al seguito. I controlli hanno fatto emergere che G.B. è entrato in Italia clandestinamente nel 2005, è stato foto segnalato 20 volte con almeno sei nomi diversi, risulta avere a carico numerosi precedenti penali, anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale oltre a reati per spaccio di stupefacenti, violazioni per cui aveva già scontato un anno di carcere a Nuoro. G.B era già colpito da numerosi ordini di allontanamento dal territorio nazionale, ordini a cui non ha mai ottemperato. Sabato 7 agosto è comparso davanti al Giudice ed è stato condannato a un pena detentiva di 1 anno e sei mesi (pena sospesa).
 

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