Si svolgerà anche in caso di pioggia la “Gran festa popolare di Ferragosto”, organizzata dal Comune e dalla Fondazione cassa di risparmio sabato 14, a partire dalle 20, ai Giardini ducali di Modena. In caso di pioggia, la serata all’insegna della modenesità tra parole, canti, jazz, fotografie della città, gnocco fritto e cotechino si svolgerà al coperto alla Polisportiva Modena Est di viale Indipendenza 15. Non ci sarà, invece, per problemi organizzativi, la serata con radio Stella annunciata sul programma dell’Estate modenese per il 14 agosto ai Giardini.
La “Gran festa” di ferragosto inizia alle 20 con la cena gratuita a base di gnocco fritto (impasto offerto da “L’insolito bar” di viale Autodromo 35 e frittura a cura dei volontari del Centro sociale e Orti di via san Faustino) e di cotechino offerto da Casa Modena. Bevande e cocomero si potranno acquistare a prezzi popolari (2 euro il vino e la fetta di anguria, 1 euro l’acqua minerale, in collaborazione con il “Perlage cafè”).
La serata dedicata alla modenesità proseguirà alle 21.15 con immagini, parole e musiche in compagnia del fotografo Beppe Zagaglia e dei suoi amici. “La modenesità è un soffio leggero che respiriamo solo certe volte e che ci rende felici”, afferma Zagaglia. “Se alla festa di Ferragosto sarò in grado di trasmetterla ne sarò contento. Ciò che io e i miei amici cerchiamo di fare è tener vivo questo soffio che tende sempre più a scomparire”.
Sul palco si alterneranno Jolanda Battini, Benedetto Benedetti, Franco Bisi, Claudio Camola, Giuseppe Di Genova, Dino Fiorini, Giancarlo Montanari e Vanna Panciroli, che proporranno canzoni, sonetti, scenette e storie popolari in italiano e in dialetto modenese. Sarà anche l’occasione per ricordare Riccardo Pellati, giornalista e poeta dialettale.
A intervallare al pianoforte i contributi e ad accompagnare la proiezione delle fotografie di Zagaglia, sarà il maestro Pippo Casarini, autore tra l’altro della canzone “44 gatti”, premiata allo Zecchino d’oro nel 1968.
Dalle 23.15 la festa continuerà con il Claudio Messori jazz quartet, che eseguirà un repertorio che spazia dal lirismo intimista di Bill Evans alla bossa nova di Jobim, da Coltrane fino a brani di loro composizione. A guidare il quartetto il sassofonista Claudio Messori che, dopo essersi diplomato in clarinetto ha studiato armonia e composizione per poi dedicarsi totalmente al jazz tra concerti e didattica. Lo accompagnano Gian Marco Gualandi al pianoforte, arrangiatore di fama nazionale che collabora da anni con la Rai e con prestigiose istituzioni musicali, Enrico Lazzarini al contrabbasso, che ha suonato con i grandi del panorama jazzistico italiano, e Gian Luca Nanni, batterista, che vanta collaborazioni con i maggiori jazzisti italiani e stranieri.
Azioni sul documento