Quattro pregiudicati clandestini avevano trasformato la palazzina ex uffici della Granarolo in via Finzi in una ordinata e confortevole residenza, con sei posti letto, servita da luce elettrica e acqua corrente. Non mancava una televisione e 10 telefoni accesi per chiamate nazionali ed internazionali. A dar loro la sveglia questa mattina di buon ora nell’area industriale ormai dismessa da tempo, operatori della Polizia municipale, delle Volanti della Polizia di Stato e una unità cinofila proveniente da Genova. I quattro sorpresi dagli agenti, tre marocchini ed un sedicente algerino, sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, tutti clandestini pregiudicati per spaccio di droga, furto, armi e resistenza. Accompagnati in Questura sono stati denunciati per invasione di area privata e furto di energia elettrica. Tre sono stati arrestati ed uno accompagnato al Centro Identificazione ed Espulsione. Le forze dell’ordine si sono poi spostate in via della Tecnica. In un capannone in disuso, in mezzo ad una sporcizia indescrivibile, gli operatori hanno fermato altri quattro pluri pregiudicati di nazionalità marocchina e tunisina. Uno è stato tratto in arresto perché clandestino, uno accompagnato al CIE mentre gli altri due sono stati colpiti da decreto di espulsione e rimessi in libertà. Durante i controlli sono state recuperate cinque biciclette, in buono stato quasi tutte da donna, che sono state consegnate all’ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Modena in via del Murazzo.
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