Gli agenti del Nucleo Problematiche del territorio della Polizia municipale oggi hanno dato esecuzione ad una sentenza di condanna definitiva a carico V.E. 40enne napoletano che da anni vive nel modenese. L’uomo è stato condannato a cinque anni e sei mesi per reati a sfondo sessuale a danno di minorenni. I fatti risalgono al 2002 e le indagini furono seguite e portate a termine da operatori della Polizia municipale modenese. Gli sfoghi di due ragazzine alle maestre consentirono di scoprire che V.E. frequentava la casa della cugina, compiendo atti sessuali con le due sue figlie. Intercettazioni telefoniche, autorizzate dal magistrato, consentirono alla Polizia municipale di stabilire le violenze dell’uomo sulle minori e che la madre ne era al corrente e cercava di far ritrattare le figlie. V.E. e la cugina erano inoltre amanti e stavano progettando di assassinare il marito di lei. Per questa ipotesi di reato non si è potuto procedere perché nel nostro paese l’intenzione di commettere un reato non può essere punita per legge. Il reato non fu commesso perché gli agenti intervennero per fermare i turpi episodi di violenza sessuale nei confronti della due ragazzine. La Cassazione ha confermato per l’uomo la condanna a 5 anni e sei mesi dei carcere emessa dal tribunale di Modena mentre la donna è stata condannata a due anni di detenzione ma ha goduto dei benefici di legge.
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