Primo passaggio in Consiglio comunale per “Effetto Modena: pensieri sulla città che cambia”, il progetto di “stati generali” che ha l’obiettivo di “disegnare la città futura, condividendo idee e opinioni con la società civile e le parti sociali”, come lo ha definito ieri, lunedì 5 luglio, in Aula la presidente Caterina Liotti.
“Abbiamo chiamato questo progetto ‘Effetto Modena’ per sottolineare i risultati che questo ampio dibattito avrà sulla nostra azione amministrativa”, ha esordito il sindaco Giorgio Pighi, che si è soffermato sulla “forte esigenza di progettare una prospettiva che non si limiti al breve periodo”.
Welfare, urbanistica, coesione sociale e rilancio dell’economia sono i quattro grandi temi al centro della riflessione. I primi incontri hanno coinvolto i presidenti di Circoscrizione, i parroci (con i quali è previsto un nuovo appuntamento in settembre) e i sindaci dei Comuni attorno a Modena. “La prima fase – ha chiarito Pighi – coinvolge la ‘città organizzata’, dalle associazioni al mondo della scuola, dell’università, dell’economia e dello sport. Chiediamo un contributo sul metodo del progetto e sulla definizione più puntuale dei temi che poi affronteremo nella seconda fase. Saranno poi coinvolti, in collaborazione con il Festival filosofia, alcuni grandi pensatori ai quali chiederemo idee e spunti per la nostra città. All’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) chiederemo invece di dare vita, in collaborazione con soggetti locali, a un rapporto economico e sociale su Modena che ci consenta di leggere meglio la nostra realtà, dati alla mano. L’obiettivo di ‘Effetto Modena’ – ha concluso Pighi – è creare le premesse per l’affermarsi della città dell’innovazione e delle opportunità, nella quale il Comune sappia mettere in campo soluzioni nuove e flessibili, per una città che sappia riconoscersi e raccontarsi”.
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