Apertura ai giovani di “Guernica”, ma sempre e solo nel rispetto della legalità. E’ la posizione dell’Amministrazione comunale emersa nella risposta che l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi ha dato all’interrogazione urgente presentata dal consigliere Federico Ricci (Sinistra per Modena) su “Spazi autogestiti come interventi per realizzare maggiori sicurezze per la città e per i cittadini”. Nel documento, il consigliere ha elencato numerose esperienze europee di centri autogestiti e ha chiesto alla Giunta se intende dare ascolto “alle istanze cittadine che necessitano di uno spazio sociale libero ed autogestito, a partire dal progetto ‘Guernica’, aprendo un libero tavolo di concertazione cittadina”.
“Come assessore al Patrimonio e alle Politiche giovanili mai mi sottrarrò ad impegnarmi in percorsi volti a sostenere progetti che promuovano una sana aggregazione giovanile, ancor più se i giovani stessi ne sono promotori – ha detto Poggi - ma sempre con due presupposti determinanti: il riconoscimento reciproco delle parti e il rispetto della legalità”. Poggi ha poi sottolineato che nella situazione a cui fa riferimento l’interrogazione, i due presupposti mancano. “Non si è mai cercata, né tanto meno riconosciuta, l’Amministrazione come interlocutrice e si è ripetutamente ribadito come non si intenda rinunciare a forme di illegalità”, ha affermato riferendosi all’occupazione di beni dimessi che l’ordinamento italiano riconosce come patrimonio dello Stato. L’assessore ha anche ricordato che la storia di Modena ancor più che dall’esperienza dei centri sociali è caratterizzata dall’attività di tantissime associazioni impegnate in centinaia di iniziative culturali, sociali, aggregative, ludiche e sportive e che l’Amministrazione si è dotata di un “Regolamento per la disciplina della concessione di beni immobili a terzi” grazie a cui decine di associazioni usufruiscono di spazi si per le loro attività e per promuovere iniziative pubbliche.
Michele Barcaiolo (Pdl) è intervenuto nel dibattito affermando: “E’ grave il fatto che in quest’interrogazione ci siano i presupposti per un apologia di reato laddove si parla dell’occupazione di un bene pubblico”. E a aggiunto: “Poggi ha dimostrato una posizione di chiusura inevitabile, ma credo che si debba aprire un dialogo con tutti e temo che questi tipi di aggregazione facciano fatica a trovare il modo per costituirsi in associazione”.
Federico Ricci (Sinistra per Modena) si è invece detto parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore che “individua un’ipotesi di percorso”. “Nessuna volontà di apologia di reato – ha aggiunto Ricci - come è chiaro leggendo il testo dell’interrogazione che cercava solo di individuare una via al dialogo nell’interesse della città e dei cittadini. Auspico che da qui parta un discorso di riconoscimento reciproco e mi fa piacere che la questione sia giunta in Consiglio comunale”.
In conclusione di dibattito, Poggi ha precisato: “Non per ruolo o dovere istituzionale ho sottolineato il rispetto delle regole. E’ un problema di coerenza dovuta ai giovani: come assessorato promuoviamo numerosi percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva nelle scuole e nei centri di aggregazione, non possiamo derogare”.
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