04/05/2010

SCHEDA/ PERCHÉ I PINGUINI HANNO SMESSO DI VOLARE

Curiosità e misteri dell'evoluzione al Museo della Figurina di Modena


Piante come i cactus si adattano all’ambiente ostile del deserto diventando “succulente” per immagazzinare riserve idriche all’interno del fusto. Molti uccelli smettono di volare e utilizzano le ali come pinne per nuotare meglio, come i pinguini, o irrobustiscono le zampe diventando velocissimi corridori, come gli struzzi e i nandù. Grazie al mimetismo, rettili e insetti si nascondono dai predatori imitando i colori dell’ambiente circostante, mentre per sopravvivere in habitat poveri di azoto le piante carnivore hanno sviluppato trappole adesive o a scatto per attirare gli insetti. Sono solo alcuni esempi della capacità di animali e piante di adattarsi e modificarsi per sopravvivere anche negli ambienti più ostili, con caratteristiche ingegnose e originali sviluppate dalle diverse specie nel corso di miliardi di anni di evoluzione.
Per celebrare il 2010, proclamato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite “Anno internazionale della biodiversità”, il Museo della Figurina di Modena propone una nuova mostra in collaborazione con i Musei scientifici dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Attraverso centinaia di illustrazioni d’epoca, ma anche modellini e animali tassidermizzati, la mostra “Evoluzione e biodiversità. La straordinaria varietà degli esseri viventi” intende gettare uno sguardo sulla ricchezza del patrimonio naturalistico, ma anche per sottolinearne l'impoverimento globale, dovuto alla progressiva estinzione di specie di animali e piante.
I biologi stimano che sulla terra esistano tra i 5 e i 15 milioni di specie di piante, animali e microrganismi. Di questi, solo un milione e mezzo sono stati descritti e hanno un nome. Secondo i dati dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, nel 2009 si contavano oltre 17 mila specie minacciate di estinzione: rischierebbero di scomparire circa il 23% dei mammiferi, il 12% degli uccelli e il 70% delle piante. A causa dello sfruttamento del territorio, dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità avviene più velocemente del tasso naturale di estinzione. Secondo le parole del biologo americano Jared Diamond, lasciare che piante e animali si estinguano sarebbe “come se facessimo saltare a caso molte delle piccole e apparentemente inutili viti che tengono insieme un aeroplano”. Frutto di tre miliardi e mezzo di anni di evoluzione, la biodiversità si basa sulla variabilità genetica degli organismi, cioè sulla possibilità di esplorare nuove forme e migliorare l'adattamento all'ambiente.
Con l'ausilio di figurine, album e riproduzioni scientifiche, la mostra analizza un vasto panorama di specie diverse per mostrare come piante, animali ed esseri umani si siano adattati all'ambiente in maniera intelligente e spesso curiosa. Grazie al loro carattere enciclopedico, le figurine, con le illustrazioni e le didascalie chiare e concise, consentono al visitatore di comprendere facilmente concetti scientifici e passaggi chiave della storia evolutiva.
La sezione sulla paleontologia consente inoltre di apprezzare i cambiamenti nella tecnica dell’illustrazione, passando dalle prime figurine, ingenue e un po’ superficiali, a immagini di precisione quasi fotografica. La mostra è arricchita da esemplari provenienti dalle collezioni dei Musei universitari: animali tassidermizzati, crani umani, reperti fossili e modellini di piante carnivore. Dal Museo della frutta Garnier Valletti di Torino provengono invece le riproduzioni iperrealistiche di mele e pere, che mettono in luce la selezione “artificiale” operata dall’uomo sulle piante alimentari.
La mostra “Evoluzione e biodiversità”, prodotta da Museo della Figurina e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in collaborazione con i Musei dell'Università di Modena e Reggio Emilia, è aperta fino al 18 luglio, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, e nelle giornate di sabato, domenica e festivi con orario continuato dalle 10.30 alle 19.30 (informazioni allo 059 2032919, www.museodellafigurina.it). L’ingresso è gratuito.

 

 


 

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