Compie 10 anni il Gruppo comunale di Protezione civile di Modena, nato nel 2000 e oggi composto da 170 persone pronte ad intervenire nelle situazioni di emergenza sul territorio, ma anche in occasione di grandi calamità nazionali come i terremoti del Molise e dell’Aquila.
Per festeggiare il decimo compleanno, nell’arco di due week end il Gruppo racconterà alla città che cos’è la Protezione civile, a cosa serve, dove opera e come si fa a diventare volontari. E proprio sotto lo slogan “Volontari nel cuore di Modena: 10 anni di Protezione civile nella nostra città”, sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9 alle 19.30, saranno allestite in piazza XX settembre un'esposizione dei mezzi in dotazione e una mostra fotografica che racconta attraverso le immagini le attività svolte in un decennio. Sabato 15 alle 17 e domenica 16 alle 17.30 si svolgeranno inoltre simulazioni di interventi di soccorso.
Altri appuntamenti sono in programma da mercoledì 19 a domenica 23 maggio nell'area verde in via Amundsen, dove sarà allestito un campo aperto alle visite di studenti e della cittadinanza con dimostrazioni di intervento. Nelle serate di venerdì 21 e sabato 22 sarà attivo anche un servizio di ristorazione a base di gnocco e tigelle per la raccolta fondi.
Era il 10 gennaio del 2000 quando fu redatto il verbale della prima assemblea dei soci fondatori dell'associazione “Gruppo volontari di protezione civile” del Comune di Modena. Quindici persone, tredici uomini e due donne, sottoscrissero la nascita del gruppo “senza fini di lucro” e con “lo scopo di promuovere, nell'ambito della protezione civile e nell'intento di agire in favore di tutta la collettività, attività di previsione dei rischi e di soccorso alle popolazioni colpite durante le fasi di emergenza”, come recita il verbale. Il primo coordinatore fu Valter Sacchetto.
Nell’arco di un decennio, il Gruppo, oggi guidato da Giorgio Berni, si è radicato sempre più nel territorio, con 170 volontari, di cui il 20% donne, e una notevole dotazione di mezzi: 3 unità mobili (cucina, unità logistica, centro operativo e sala radio), 2 carrelli a cui si aggiungono mezzi con quattro ruote motrici per muoversi in situazioni difficili e su terreni impervi.
Nel loro primo decennio di vita i volontari sono intervenuti 170 volte per fronteggiare neve, ghiaccio, piene dei fiumi, temporali estivi e ricerca di dispersi. La colonna mobile modenese è articolata in vari gruppi, autonomi ma coordinati: assistenza alla popolazione, segreteria di emergenza, cucina, comunicazioni, logistica automezzi e materiali, supporto sanitario immediato per eventuali incidenti ai volontari. I volontari modenesi sono stati co-protagonisti dei soccorsi per due grandi calamità di rilevanza nazionale: Molise e l'Aquila.
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