13/05/2010

"CHI NON DA' LO SCONTRINO FA MALE AL COMMERCIO LEALE"

Comune di Modena, Guardia di Finanza e Associazioni del commercio insieme per diffondere la cultura della legalità e contrastare evasione fiscale e lavoro nero

Richiamare fortemente al rispetto delle norme, la cui mancanza determina caos, scarsa fiducia dei consumatori e concorrenza sleale. Intensificare i controlli e la collaborazione con le forze preposte, in particolare la Guardia di Finanza, per contrastare i fenomeni del mancato rilascio degli scontrini e dell’impiego di lavoratori non in regola nel settore del commercio, e per diffondere la conoscenza delle numerose opportunità di inquadramento che la legge mette a disposizione.
Questi gli impegni presi giovedì 13 maggio dal Comune di Modena e dalle associazioni di categoria (Confcommercio Fam, Cna, Confesercenti, Lapam Federimpresa) al termine di una riunione alla quale ha partecipato il colonnello Alberto Giordano, comandante provinciale della Guardia di Finanza.
Giordano ha reso noto ai partecipanti all’incontro gli ultimi dati relativi ai controlli che hanno accertato un notevole numero di lavoratori non regolarizzati e un’alta percentuale, in aumento, di mancata emissione di scontrini. Nei primi quattro mesi del 2010 il 58,72% delle verifiche ha portato a riscontrare irregolarità, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano il 32,21%.
“Il dato allarmante presentato dal colonnello Giordano – sottolinea Graziano Pini, assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena – ha costituito l’occasione per condividere con le associazioni di categoria l’opportunità di rilanciare un comune impegno per la cultura della legalità, per la doverosa sensibilizzazione degli imprenditori a favore dell’utilizzo dei numerosi strumenti giuslavoristici presenti, nonché per creare le condizioni affinché l’impatto della crisi si attenui e perché questa non costituisca un alibi per alcuno per non osservare le normative. Rispettare le regole sul rilascio dello scontrino fiscale e sulla lotta al lavoro nero – conclude l’assessore - va a tutela della maggioranza dei commercianti che invece rispetta le norme, e quindi a tutela della equa competizione sul mercato”.
 

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