Primo posto in Italia per media di investimenti in manutenzione ordinaria, terza posizione per le “buone pratiche”, quarta per investimenti di manutenzione straordinaria e quinta nella qualità dell'edilizia scolastica in generale.
Modena si colloca nelle zone alte delle classifiche elaborate da Legambiente in “Ecosistema scuola 2010”, il rapporto annuale sulla qualità dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi, giunto alla decima edizione.
“Si tratta di piazzamenti eccellenti che valgono da riconoscimento per l'impegno del Comune di Modena a investire sul sistema scuola al di là dell'offerta formativa”, commenta l’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino. “Risultati che acquistano ancora maggior valore alla luce delle carenze di risorse e programmazione da parte del Governo, esplicitate nell'introduzione al rapporto, e che è quindi frutto in massima parte delle politiche locali”.
Oggetto dell'indagine nazionale di Legambiente sono stati 95 comuni per un totale di quasi 7 mila edifici scolastici. I parametri analizzati hanno riguardato: le informazioni generali sugli edifici (certificazioni, investimenti per manutenzione, spazi per attività sportive, aree verdi); servizi messi a disposizione dalle scuole e pratiche ecocompatibili (scuolabus, pasti biologici nelle mense, raccolta differenziata rifiuti, illuminazione a basso consumo energetico, utilizzo di fonti di energia rinnovabile o altre forme di risparmio energetico); situazioni di rischio (presenza di fonti di inquinamento interno ed esterno di varia natura).
Nel dettaglio, spicca il primo posto di Modena per gli investimenti dei Comuni nella manutenzione ordinaria, con una media di investimenti per singolo edificio pari a 41mila euro; segue, al secondo posto, Roma con 26mila, mentre il dato di Bologna è quasi della metà (22 mila euro).
Nella manutenzione straordinaria (sempre media investimenti per singolo edificio) Milano è in testa con 115mila euro davanti a Bologna con 94 mila e Modena si piazza quarta, dopo Frosinone, a poca distanza (92 mila euro).
Nella graduatoria delle “buone pratiche”, che raggruppa tutti i dati relativi alle pratiche ecocompatibili, Modena è terza con un punteggio di 90,82, dopo Prato e Parma (con 95,92) che risultano ai primi due posti anche della classica generale. Bologna nelle “buone pratiche” è 47esima con 52,76.
Gli investimenti ecologici del Comune di Modena sulle strutture scolastiche sono costanti: con attenzione alla bioedilizia (ad esempio i tetti d'erba delle ultime realizzazioni) e al risparmio energetico.
“Modena si distingue inoltre per aver già recepito e messo in atto alcune delle indicazioni di Legambiente per migliorare le condizioni dell'edilizia scolastica a partire dalla progettazione e programmazione partecipata”, commenta l’assessore comunale all’Istruzione Adriana Querzè. “Il Comune, infatti, in fase di progetto delle nuove scuole e asili, già si incontra con insegnanti, genitori e cittadini, anche per prevedere un utilizzo delle strutture scolastiche per il territorio”.
Non mancano elementi di criticità che devono offrire indicazioni per interventi migliorativi. Modena è quinta (dopo Verona, Piacenza, Napoli e Lecco) anche nella graduatoria che valuta, in particolare, l'inquinamento. Ma in questa classifica, precisa Legambiente, si avvantaggiano i Comuni che non svolgono con regolarità i monitoraggi.
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