Il Comune di Modena avvierà un progetto educativo per indirizzate le strutture condominiali a comportamenti virtuosi dal punto di vista energetico, idrico e solidale. L’Aula consiliare ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Modena a 5 stelle sui “Condomìni virtuosi”, che impegna la Giunta a discutere in sede di Commissione consiliare, alla presenza di tutti i gruppi interessati (amministratori condominiali, associazioni ambientaliste, agricoltori, gruppi acquisto solidale) l'avvio del progetto educativo che coinvolgerà cittadini e volontariato.
“Questo è un ordine del giorno che va nella direzione della socializzazione in città, della riduzione dei rifiuti e del vivere sostenibile”, ha affermato Vittorio Ballestrazzi di Modena a 5 stelle presentando la mozione. “Sono numerose le azioni che possono essere avviate per realizzare risparmi e favorire una migliore convivenza nei condomìni. Chiedo ai consiglieri di votare a favore di questo ordine del giorno perché presenta elementi che possono servire a tutti i cittadini modenesi indipendentemente dal colore politico”.
Sul tema è intervenuto l’assessore comunale alle Politiche ambientali Simona Arletti, che ha ricordato alcune delle azioni intraprese dall’Amministrazione per il risparmio energetico: “Stiamo facendo la nostra parte sia sul nostro patrimonio, sia per stimolare altri soggetti, tra cui gli amministratori di condominio, a queste pratiche virtuose”.
La consigliera Giulia Morini ha espresso il favore del gruppo Pd sull’ordine del giorno: “E’ molto positivo perché parla di vita di condominio, un tema che merita grande attenzione, e attribuisce ai condomìni una sorta di ruolo pedagogico per le buone pratiche”. Per William Garagnani, Pd, “la vita di condominio spesso è caratterizzata da forte conflittualità. L’ordine del giorno si propone di risolvere la sfida della città moderna ed ecologica, compatta, destinata a una verticalizzazione che non deve però andare a scapito della qualità della vita”. Stefano Goldoni, Pd, ha sottolineato come la maggior parte dei cittadini modenesi viva in piccoli o grandi condomìni. “Tra le buone pratiche bisogna anche promuovere la nascita di Gruppi di acquisto solidali (Gas), cioè associazioni di persone (a Modena sono circa 500 soci) che praticano il consumo critico e consapevole e si organizzano per acquistare alla fonte prodotti alimentari di uso comune”.
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