Sono 200 gli studenti modenesi degli Istituti superiori Sigonio, Venturi e Fermi che quest’anno durante le ore di lezione hanno discusso di mafia e criminalità, di legalità e di partecipazione. Sono i ragazzi coinvolti nel percorso di legalità e educazione alla cittadinanza attiva promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune, che domenica 21 marzo culminerà con la celebrazione modenese della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie. Nelle loro aule i ragazzi hanno partecipato ai laboratori condotti dagli operatori dell’associazione Animatamente e dalla Caritas diocesana modenese e hanno incontrato protagonisti di primo piano della lotta alla mafia, come Dario Montana fratello di Beppe Montana, il commissario di polizia assassinato a Palermo, e Stefania Grasso, figlia dell’imprenditore ucciso perché non si piegava alle logiche criminali mafiose e referente nazionale di tutti i familiari delle vittime innocenti di mafia di Libera.
Venerdì 19 marzo tutti gli studenti coinvolti nel progetto s’incontreranno alla Tenda di viale Molza per mettere in comune le loro riflessioni. A stimolarli nella discussione saranno Cesare Guizzi e Davide Milosa, giornalisti di www.milanomafia, e Francesco Caruso, giudice del Tribunale di Ferrara. La giornata sarà introdotta da Enza Rando della presidenza nazionale di Libera e moderata da Federico Valenzano di Animatamente. Oltre quaranta studenti, inoltre, parteciperanno alla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si svolge a Milano il 20 marzo; le loro riflessioni contribuiranno ad animare l’iniziativa “Legami di legalità, legami di responsabilità” che assessorato alle Politiche giovanili del Comune, associazione Animatamente, Libera e Circoscrizione 3 hanno organizzato per domenica 21 marzo.
Azioni sul documento