La seconda sezione del Tribunale Amministrativo per l’Emilia-Romagna (Tar) ha respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste Italia Nostra e Wwf nella vertenza sul Centro guida sicura di Marzaglia e ha riconosciuto la legittimità dei provvedimenti di Provincia e Comune. La sentenza, depositata lunedì, chiude una vicenda iniziata cinque anni fa.
“Siamo soddisfatti– commenta l’assessore comunale alla Pianificazione territoriale Daniele Sitta – perché abbiamo sempre ritenuto di agire con trasparenza e correttezza. Ora il Tar conferma che non ci eravamo sbagliati”.
Nel febbraio 2005, una delibera del Consiglio comunale si proponeva di chiudere un lungo contenzioso sull’utilizzo di un’area di proprietà comunale, denominata Marzaglia, convenendo il diritto della società Vintage srl di costruirvi, mantenervi e gestirvi per 55 anni un impianto sportivo. L’impianto comprendeva piste automobilistiche da prova (un anello e quattro piste dritte), con annessi servizi accessori, per un canone annuo di 40 mila euro, e con riserva di utilizzo al Comune per dieci giornate l’anno, previo preavviso di sei mesi.
Le associazioni ambientaliste e alcuni residenti nelle immediate vicinanze avevano impugnato la Valutazione dell’impatto ambientale del progetto (elaborato dalla società Democenter a capitale misto), approvata il 15 gennaio 2008 dalla Giunta provinciale e il Piano particolareggiato di iniziativa pubblica “Centro di Guida sicura di Marzaglia”, approvato dal Consiglio comunale di Modena il 26 maggio dello stesso anno.
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