‘Finché vita non ci separi’. E’ il titolo di un libro scritto da Irene Bernardini che tratta delle situazioni di separazione all’interno delle famiglie e della ricerca di una nuova serenità possibile quando un matrimonio finisce. Ma se la frase vale per il legame del matrimonio non è certo adeguata ad esprimere la condizione di genitore, ruolo che una volta assunto si mantiene per sempre. Ed è proprio sulla ‘coppia genitoriale’ e su come bambini e adolescenti vivono questo difficile momento che si concentreranno gli incontri del 20 e del 27 febbraio di ‘Strada facendo vedrai… La separazione: storia di un cambiamento familiare”, il percorso rivolto alle famiglie che stanno affrontando una situazione di separazione, genitori, nonni, nuovi partner e tutti gli adulti che hanno una relazione significativa ed educativa con i figli.
Nel dettaglio, gli incontri del 20 e del 27 febbraio, dal titolo ‘Quando i bambini fanno oohh… Emozioni e comportamenti nei bambini a seguito della separazione’, e ‘Siamo ragazzi di oggi. Emozioni e comportamenti nei figli adolescenti nella separazione’, tratteranno il bisogno dei figli di sentirsi ancora parte della famiglia nella quale sono nati e cresciuti fino a quel momento, e il dovere dei genitori di continuare a pensare insieme il futuro dei propri figli. In particolare, per l’adolescente va evitato il passaggio da ‘rottura’ a ‘frammentazione’, cioè da un trauma che prevede una possibilità di ricomposizione a uno che invece diventa impossibile da riparare. Il ragazzo può vedersi ‘rubati’ dai genitori i sentimenti di sfida, trasgressività, opposizione tipici dello sviluppo adolescenziale, e ciò può portarlo, a rapporti di dipendenza con un genitore rispetto all’altro o a vivere sentimenti di colpa o rabbia che spingono ad allontanarsi. Per evitare evoluzioni di questo genere, con conseguenti difficoltà nella vita dei propri figli, è importante che i genitori non cedano alla tentazione di trasformare un conflitto, sia pure doloroso, in una guerra. Al contrario, occorre fare di tutto per cercare una soluzione giusta e pacifica: i figli devono sapere con chiarezza con chi e dove stare, e quando potranno vedere il genitore non affidatario, e i loro bisogni devono essere tenuti ben distinti da quelli della madre e del padre.
Gli incontri, organizzati dal Centro per le Famiglie del Comune di Modena, in collaborazione con la Circoscrizione 2, il servizio di psicologia dell'Azienda Usl, il Centro di Consulenza per la Famiglia e l'Arci, si terranno il sabato mattina dalle 10 alle 12 fino a fine marzo presso la Sala polivalente S.Giovanni Bosco, nella via omonima al civico 150, sopra la Ludoteca Strapapera. Durante gli appuntamenti sarà messo a disposizione un educatore per accudire i bambini e consentire ad entrambi i genitori di partecipare, per questa ragione è richiesta l'iscrizione anche per singolo appuntamento al Centro per le Famiglie, piazzale Redecocca 1, tel. 059 210242, o 059 244988, centro.famiglie@comune.modena.it, consegnando il modulo scaricabile dal sito www.comune.modena.it/informafamiglie, o inviandolo via fax al numero 059 244992.
Nei primi appuntamenti sono stati trattati gli aspetti emozionali dei genitori coinvolti nella separazione. Nel mese di marzo, invece, si approfondiranno maggiormente i temi del rapporto tra generazioni, nonni, figli e nipoti, sulla costruzione di una nuova coppia e sul rapporto educativo con i figli.
Il Centro per le famiglie del Comune di Modena ed il Centro di Consulenza per la Famiglia offrono, inoltre, attività di mediazione familiare rivolte a genitori separati o in via di separazione o divorzio, per facilitare la ricerca di accordi soddisfacenti per sé e per i figli. E’ un servizio gratuito cui possono accedere anche i nonni e gli insegnanti coinvolti nelle vicende di separazione.
Per informazioni: Centro famiglie del Comune di Modena, piazzale Redecocca 1, tel. 059 210242 e 059 244988, accessibile il lunedì dalle 15 alle 18, il martedì dalle 9 alle 13, il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12.
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