09/02/2010

BILANCIO, L'OPPOSIZIONE CRITICA E VOTA CONTRO

Contestati l'aumento delle tariffe, le operazioni dei prodotti derivati e il rapporto efficienza-costi dei servizi. Le posizioni di Pdl, Lega nord, Idv, Modena 5 stelle, Udc

Un bilancio “vecchio stile”, “poco coraggioso”, “non al passo con i cambiamenti”, criticabile per l’aumento delle tariffe, gli investimenti sulla sicurezza, le operazione dei prodotti derivati e i costi dei servizi. Nel corso del dibattito in Consiglio comunale sul bilancio pluriennale 2010-2012 e sul bilancio preventivo 2010, i gruppi di opposizione in Consiglio comunale hanno espresso posizioni critiche e voto contrario.
Il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi lo ha definito “un bilancio vecchio stile”, in continuità con il passato modo di governare della Sinistra, incapace di affrontare i cambiamenti in atto, come l’invecchiamento della popolazione, e le emergenze, dai giovani che non trovano occupazione alle imprese che perdono competitività e chiedono assistenza a livello di accesso al credito. Il consigliere ha elencato dieci motivi per non approvare il bilancio, definendo “false e demagogiche” le dichiarazioni “con le quali il sindaco Pighi attacca il Governo”.
Nicola Rossi della Lega nord ha criticato, in particolare, gli “irrisori” investimenti sulla sicurezza, lo sforzo “insufficiente per le famiglie modenesi, piccole e medie imprese, e commercio, e la mancanza di un progetto di sviluppo omogeneo della città”. Sandro Bellei, sempre della Lega nord, ha inoltre sottolineato l'importanza di puntare sul turismo e ha criticato lo spazio dedicato a questo settore nel bilancio di previsione: “E' stata stanziata una cifra ridicola – ha detto - mi sembra miopia amministrativa”.
“Mi sarei aspettata un bilancio un po’ più coraggioso”, ha commentato Eugenia Rossi, capogruppo dell’Idv. “Non solo dovremmo tagliare le spese, ma il problema del buco dell’imposta Ici è stato compensato solo in parte. Se non interverremo arriveremo ad avere una voragine e ci finiremo tutti dentro fino al tracollo nazionale”. Le uniche soluzioni innovative proposte dal bilancio, ha aggiunto la consigliera, “sono le sperimentazioni del welfare. Propongo un taglio oculato agli incarichi, non condivido il sostegno a pioggia alle associazioni, e critico la scelta di aumentare le tariffe nonostante le promesse in senso contrario”.
Secondo il capogruppo della Lega nord Mauro Manfredini, “il Governo non ha aumentato le tasse né toccato le pensioni, ha salvato le banche dal fallimento e a novembre è diminuito lievemente il debito pubblico. Al contrario, il Comune di Modena è caduto nella trappola dei cosiddetti prodotti derivati, vere e proprie scommesse sull'andamento futuro dei tassi di interesse e oggi ci sono passivi in bilancio dovuti a questo”. Il consigliere ha inoltre criticato l'aumento delle tariffe per i rifiuti e l'aiuto “insufficiente” alle famiglie disagiate. Manfredini ha inoltre sostenuto che il ritardo nell’applicazione del federalismo è da attribuire al referendum voluto tre anni fa dal centrosinistra.
Gian Carlo Pellacani, del Pdl, ha parlato di “un bilancio senza prospettive di fronte ai gravi problemi della nostra città, di un centro storico in degrado, di una periferia abbandonata e sola, di un’economia in balia della crisi economica”. Michele Barcaiuolo, sempre del Pdl ha, invece, sottolineato che “alcuni drastici tagli non arrivano da imposizioni statali. Vorrei però che evitassimo la polemica del difendere o attaccare il Governo”, ha aggiunto.
Vittorio Ballestrazzi, capogruppo di Modena a 5 stelle, ha suggerito di assumere “quattro agenti di Polizia municipale in più rispetto ai tre previsti a bilancio per il 2010” e si è espresso criticamente sull'aumento della Tariffa di igiene ambientale: “Si parla di limitarne l'incremento entro il 2,5%, ma state aumentando la tariffa per l’ennesima volta”, ha detto. “Questo vuole dire o che Hera non sa fare il suo mestiere e fallisce nella raccolta differenziata, portando materiale inadeguato ai consorzi dei ricicli, oppure che c’è dietro la volontà di bruciare i rifiuti per avere i contributi cosiddetti Cip6 che vengono dalle tasche dei cittadini”.
Davide Torrini dell'Udc ha infine sottolineato che “nel bilancio preventivo c’è anche per quest’anno una tenuta complessiva, ma se sarà necessario per i prossimi anni io mi metto a disposizione per dare un contributo positivo nell'ideare servizi sempre nuovi, forniti in modo efficiente riducendo i costi. Credo sia uno dei doveri dell’opposizione”. Il consigliere ha poi ricordato che “si continua a parlare dei tagli dello Stato, ma lo Stato è nella stessa condizione degli enti locali: servizi molto orientati all’efficacia e poco all’efficienza e alla razionalizzazione dei costi”.

 

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