Ottanta libri esposti al pubblico per la prima volta, una serie di oggetti in cui è protagonista la scrittura e due “cataplasmi”, volumi che si librano nello spazio calando dal soffitto. E’ ciò che propone la mostra “I libri di Ben Vautier”, aperta dal 6 febbraio (inaugurazione alle 17) al 10 aprile alla biblioteca civica d’arte Luigi Poletti di viale Vittorio Veneto 5 a Modena. La mostra è aperta lunedì dalle 14.30 alle 19, da martedì a venerdì dalle 8.30 alle 13 alle 14.30 alle 19, sabato 8.30 alle 13 (ingresso libero, informazioni al numero 059 2033372 e nel sito www.comune.modena.it/biblioteche/poletti).
Curata da Mario Bertoni e Carla Barbieri, la dodicesima esposizione della rassegna annuale “In forma di libro” rende omaggio a uno dei grandi artisti contemporanei. Nato a Napoli nel 1935 da madre occitano-irlandese e padre svizzero-francese, Vautier ha trascorso la giovinezza tra Francia, Turchia, Egitto, Grecia e Svizzera, per poi approdare a Nizza nel 1949. L’esperienza dei continui spostamenti influenza profondamente la sua attività e spiega il carattere cosmopolita e molteplice del suo lavoro. Conosce Yves Klein, Daniel Spoerri, Arman, Boltanski, Le Clézio, Buren, partecipa all'attività di Fluxus con Filliou, Brecht, Maciunas, La Monte Young divenendo uno dei maggiori esponenti e teorici del movimento. L'indissolubile legame tra l'esperienza quotidiana e l'attività artistica lo spinge a dichiarare, nel 1958, che l'arte deve procurare choc ed essere nuova e, nel 1960, che tutto è arte e tutto è possibile in arte.
La sua scrittura rotonda, infantile, giocosa e beffarda si deposita su tutto e invade ogni cosa (libri, riviste, quadri, muri, ma anche oggetti di uso quotidiano), non solo per comunicare ma anche per porsi essa stessa, in sé e per sé, come opera d'arte.
Nell'ultimo decennio Ben Vautier si appropria anche dei nuovi mezzi di comunicazione, intuendone pienamente le potenzialità e l'importanza; li fa diventare supporto per eccellenza utilizzato per far conoscere il Ben-pensiero e la sua attività artistica.
Numerosissime le esposizioni personali che gli sono state dedicate in tutto il mondo dall'inizio degli anni Sessanta. Le sue opere fanno oggi parte di importanti raccolte pubbliche, tra le quali il Pompidou di Parigi, il Museo d'arte contemporanea di Marsiglia, il Museo d'arte Moderna della Ville de Paris, il Museo d'arte moderna di Praga, il Museo Stedelijk di Amsterdam, il Walker Art Center di Minneapolis.
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