Un museo a cielo aperto, con la strada romana che affianca il percorso pedonale del parco e con numerosi elementi della necropoli e delle strutture artigianali, tra cui una vasca cisterna ricolma di anfore e un pozzo in pietra.
Così il Comune di Modena e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna immaginano il futuro parco Novi Sad, destinato ad essere il luogo di valorizzazione dei ritrovamenti avvenuti durante gli scavi per la realizzazione del Novi Park, il parcheggio interrato alle porte del centro. Un “parco-museo” in grado anche di ospitare eventi e rivisitazioni della storia romana e un laboratorio artigianale della città antica.
L'idea è di esporre e ricostruire parzialmente alcune delle strutture antiche più rilevanti, creando tragitti e punti di sosta per l’approfondimento di temi specifici. In particolare, la strada romana in grandi ciottoli di pietra, il cui tracciato taglia trasversalmente il parco in direzione nord-ovest, potrebbe fiancheggiare per un tratto l’attraversamento pedonale previsto a metà del Novi Sad. Accanto potrebbero essere ricomposti elementi della necropoli e delle strutture artigianali attive dalla fine dell’età repubblicana in questo settore della città, fra cui la grande vasca cisterna ricolma di anfore e il pozzo in pietra ad essa collegato. A questi manufatti, già portati in luce, potranno aggiungersi altri eventuali reperti recuperati con il proseguimento degli scavi. E’, infatti, verosimile che possano trovarsi altri monumenti funerari, forse anche sarcofagi, della grande necropoli che fiancheggiava la via Emilia a ovest della Modena romana.
I reperti “mobili” potranno essere valorizzati con mostre temporanee e potranno arricchire il già esistente Museo civico archeologico con una nuova sezione sulla città romana che potrebbe essere ospitata in uno spazio ricavato dall’ampliamento dei locali delle collezioni comunali verso l’ospedale Estense o in un nuovo locale presso il parco. Il museo all’aperto, infatti, potrà contare sulla vicinanza con i Musei civici e sul prossimo recupero del complesso dell’ex ospedale sant’Agostino, destinato a diventare un polo di riferimento per le attività culturali modenesi.
Lo spazio del parco organizzato a museo all’aperto potrebbe, infine, ospitare eventi e rivisitazioni storiche del passato romano della città e della regione, come battaglie storiche e ludi gladiatori, e favorire lo sviluppo di un artigianato di repliche di qualità di oggetti ispirati ai reperti archeologici (ceramica, calchi, vetri, sculture, gioielli) legata agli eventi ma anche ad un vero e proprio “laboratorio artigianale della città antica”.
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