Trentatre autori, coordinati dall’architetto del Comune Rossella Cadignani, per raccontare lo studio dell’apparato scultoreo, la definizione delle fasi costruttive e le recenti analisi dinamiche sulla stabilità della torre, fino al piano di manutenzione. Sono i contenuti del secondo volume di studi (il primo è dell’aprile 2009) sul restauro del monumento simbolo di Modena “La torre Ghirlandina: storia e restauro”, che sarà presentato lunedì 6 dicembre alle 9.30 nel teatro della Fondazione san Carlo, con un convegno nazionale che radunerà esperti e docenti di 6 Università italiane.
I lavori, presieduti dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonino Marino, saranno aperti dal sindaco Giorgio Pighi e da Andrea Landi, presidente della Fondazione cassa di risparmio di Modena. Seguirà l’intervento di Carla Di Francesco, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, quindi quelli degli accademici: Adriano Peroni, dell’Università di Firenze, Saverio Lomartire dell’Ateneo del Piemonte orientale “Avogadro”, Stefano Lugli dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Angelo di Tommaso dell’Iuav di Venezia. La ripresa dei lavori, prevista per le 11.45, sarà affidata a Paola Grifoni, soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. A seguire prenderanno la parola Carlo Blasi dell’Università di Parma e Guido Biscontin e Zeno Morabito dell’Università Cà Foscari di Venezia. Chiuderà l’architetto Rossella Cadignani del Comune di Modena, coordinatrice del Comitato scientifico per il restauro.
“La torre Ghirlandina: storia e restauro”, che completa la raccolta dei materiali scientifici elaborati per il progetto, illustra i risultati ottenuti nelle prime fasi dell’intervento, raccoglie nuovi studi eseguiti durante lo svolgimento dei lavori nel periodo 2009/2010 e contiene, a corredo, un cd che raccoglie altre documentazioni.
Il libro è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena che, oltre a sostenere il costo degli interventi sulla torre, ha permesso così la divulgazione del materiale elaborato per il progetto di restauro.
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