03/11/2010

MODENA, LA GIUNTA SI TASSA PER PROTESTA CONTRO I TAGLI

Campagna di informazione pagata personalmente da sindaco e assessori. "Trenta milioni di euro in meno in 3 anni: manovra brutale, è federalismo al contrario"

Una gomma rossa e blu che cancella interi pezzi di città e che rende praticamente illeggibili parole come scuola, biblioteche, disabili, verde pubblico, piste ciclabili, assistenza domiciliare, sostegno alle famiglie e impianti sportivi.
E’ l’immagine che domina su stendardi, manifesti e locandine di una campagna di informazione contro i tagli del Governo alla spesa pubblica, ideata e pianificata dagli uffici del Comune, ma con costi di stampa e di installazione pagati personalmente dal sindaco di Modena Giorgio Pighi e dai dieci assessori della Giunta (complessivamente 2 mila 600 euro da dividere per 11).
Stendardi, manifesti e locandine saranno collocati, a partire da oggi, in vari luoghi comunali e in altri luoghi pubblici, tra cui il Municipio sul lato di piazzetta delle Ova (dove sabato 6 novembre dalle 16 alle 19 sindaco e Giunta spiegheranno l’operazione ai cittadini), il Palazzo dei Musei, la biblioteca Delfini e il Teatro Storchi.
“La situazione è molto pesante – spiega il sindaco – e per questo abbiamo voluto informare i cittadini senza gravare ulteriormente sulle casse comunali. Ci siamo quindi autotassati per poter spiegare che ciò che sta avvenendo ci costringe a cancellare pezzi di città”. L’elenco è lungo e viene puntualmente riportato sopra l’immagine della gomma che cancella: scuola, asili, biblioteche, musei, residente per anziani, disabili, sostegno alle famiglie, ma anche verde pubblico, piste ciclabili, assistenza domiciliare, manifestazioni, centri giovani, contributi all’associazionismo e impianti sportivi.
“Si tratta di una manovra di inaudita violenza, mai vista nella storia repubblicana”, spiega Pighi. “Il Governo scarica sui Comuni la propria incapacità di controllare la spesa e i tagli incideranno sulla vita dei cittadini perché quando si parla di casse del Comune si parla delle casse di tutti”. Stendardi, manifesti e locandine evidenziano solo tre numeri, tutti con il segno meno: 4,5 milioni nel 2010, 12 milioni nel 2011 e 16 milioni nel 2012. Complessivamente oltre 30 milioni di euro in tre anni. “Sono i soldi che mancheranno nei prossimi tre anni – precisa il sindaco – e che costringeranno la città a durissimi sacrifici, anche se nel definire le priorità metteremo al primo posto i servizi sociali ed educativi. Non si tratta solo di garantire l’assistenza, ma di considerare il welfare un elemento fondamentale nella tenuta complessiva della società, anche in termini economici e di sviluppo”.
La stessa macchina comunale sarà interessata dai tagli in modo consistente: il blocco dei contratti colpisce già duramente i lavoratori del pubblico impiego e a ciò si aggiunge una forte riduzione del turn-over. “Il taglio del personale si traduce in una minore capacità di rispondere alle domande dei cittadini – conclude il sindaco – e con tutti gli sforzi possibili i modenesi pagheranno a caro prezzo questa sorta di federalismo al contrario, questo tentativo evidente di scaricare peso, responsabilità ed eventuali conflitti solo su Comuni, Province e Regioni. Questo brutale tentativo di cancellare con una gomma interi pezzi di città”.
 

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