Modena festeggia il suo compatrono Sant’Omobono domenica 14 novembre nella chiesa comunale del Voto, in via Emilia centro, con una messa alle 11.30 e un concerto del coro folk San Lazzaro alle 16.30. Le iniziative sono organizzate e promosse dal Comune, presente con autorità e Gonfalone, insieme con il comitato modenese “Messa degli artisti”.
Alle 11 il sindaco Giorgio Pighi incontrerà le autorità nella sala del Vecchio Consiglio, in Municipio, e guiderà un corteo, accompagnato dalla banda cittadina “Andrea Ferri”, fino alla chiesa del Voto. La messa sarà accompagnata da canti e musica sacra eseguiti dalla corale “Puccini” di Sassuolo, dall’organista Simone Guaitoli e dalla soprano Yoriko Okai sotto la direzione del maestro Francesco Saguatti.
Alle 16.30, la chiesa del Voto ospiterà il concerto del coro folk san Lazzaro, diretto dal maestro don Ezio Nicioli con Simone Guaitoli al pianoforte, Giorgio Mattei al sassofono, Stefano Lombardo alla fisarmonica e Franca Lovino voce recitante.
Per don Eligio Venturelli, che concelebrerà la messa assieme a monsignor Paolo Losavio, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, “possiamo chiamare Omobono, vissuto otto secoli or sono, un santo pienamente contemporaneo: ‘un padre dei poveri’, capace di coniugare giustizia e carità, soprattutto un ‘laico’ nel senso più pieno del termine”.
Nato a Cremona nel XII secolo, Omobono è stato sarto e mercante di stoffe e aveva fama di trasformare in carità per i poveri l’agiatezza che gli derivava dal lavoro. Morto durante la messa del 13 novembre 1197 nella sua parrocchia di sant’Egidio, è stato santificato due anni dopo da papa Innocenzo III.
Del compatrono di Modena, che è anche venerato come protettore dei sarti e dei mercanti, papa Giovanni Paolo II ha scritto: “La sensibilità di Omobono stimola ad aprirsi all’intero orizzonte della carità nella varietà delle sue espressioni, oltre quelle materiali: carità della cultura, carità politica, carità sociale, in ordine al bene comune”.
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