05/10/2010

UNANIMITA' IN CONSIGLIO CONTRO LA MORTALITA' INFANTILE

L'Aula ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta comunale a favore della campagna mondiale promossa dall'associazione Save the Children

Il Consiglio comunale di Modena si schiera all’unanimità al fianco di chi combatte la mortalità infantile nei Paesi più poveri del mondo. Nella seduta di lunedì 4 ottobre l’Aula ha approvato un ordine del giorno a sostegno della causa dell’organizzazione internazionale Save the Children, che ha lanciato la campagna Every One per contribuire a ridurre di due terzi la mortalità infantile e di tre quarti quella materna entro il 2015. Hanno votato a favore tutti i gruppi consiliari presenti in aula (Pd, Pdl, Lega nord, Modena nuova Mpa, Idv, Modenacinquestelle.it).
Ogni quattro secondi nel mondo un bambino con meno di 5 anni perde la vita, per un totale di oltre 8 milioni all’anno; tra loro quasi 4 milioni di neonati non superano i primi 28 giorni. Circa 350 mila donne, sempre ogni anno, muoiono durante la gravidanza o il parto, pari a 1 donna al minuto. La maggior parte delle morti di neonati e bambini sono causate da malattie evitabili come polmonite, morbillo, diarrea, malaria. Povertà, iniquità sociale, conflitti, carenza di acqua potabile, denutrizione e mancanza di assistenza sanitaria essenziale sono alla base di questa emergenza. Scopo della campagna di Save the Children è anche informare l’opinione pubblica sull’importanza degli “Obiettivi di sviluppo del millennio” e stimolare un’azione più decisiva da parte dei Governi affinché vengano stanziate maggiori risorse per ridurre la mortalità infantile e materna.
L’ordine del giorno, firmato da tutti i gruppi consiliari e illustrato all’Aula dal capogruppo del Pd, Paolo Trande, impegna la Giunta comunale a dare il patrocinio alla campagna Every One e “a dedicare una specifica attenzione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e all’accesso alla salute e all’istruzione nei programmi di cooperazione decentrata in cui l’Amministrazione è coinvolta”.
Elisa Sala (Pd) ha ricordato che gli “Obiettivi di sviluppo del millennio” sono stati sottoscritti da 180 Paesi e riguardano ugualmente Stati del nord e sud del Mondo impegnandoli reciprocamente. “I Paesi ‘poveri’ si sono impegnati a raggiungere i primi sette obiettivi e li stanno faticosamente perseguendo. Gli obiettivi dei Paesi ‘ricchi’ riguardano invece prevalentemente lo stanziamento di risorse economiche che dovrebbero arrivare ad ammontare allo 0,7 % del prodotto interno lordo. Per ora i Paesi donatori hanno deciso di arrivare allo 0,56 %, nessuno ha però ancora raggiunto questa quota. In particolare, l’Italia, che si colloca in fondo alla classifica dei donatori, ha sino ad oggi destinato meno dello 0,1 %; il nostro Governo, ammettendo il proprio ritardo, ha messo a punto un piano di miglioramento degli impegni presi”, ha concluso Elisa Sala.
“Il problema tocca ugualmente tanti Paesi e da molti anni, quindi ha visto Governi di segno diverso agire diversamente da quanto il senso di giustizia richiederebbe”, ha precisato Paolo Trande (Pd) affermando che nell’intervento della consigliera Sala non vie era alcuna volontà di attaccare il nostro Governo. La precisazione è stata rivolta al consigliere Adolfo Morandi (Pdl), che aveva visto nelle parole della consigliera Sala “una strumentalizzazione dell’ordine del giorno per attaccare il Governo italiano”. Morandi ha inoltre aggiunto che “temi di questo tipo sono trasversali, condivisibili e anche il Consiglio comunale deve farsi promotore e patrocinatore di campagne di sensibilizzazione” . Il consigliere ha infine ribadito che “è nei fondamenti costitutivi del nostro partito l’importanza di valorizzare le istanze del volontariato, affinché diventino patrimonio di tutta la società civile, anche se riteniamo che le iniziative umanitarie vadano fatte sul posto come sta facendo il Governo italiano”.
Il consigliere Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) ha sottolineato che nell’ordine del giorno è implicita la disponibilità del Consiglio comunale a dimostrare un analogo sostegno anche ad altre organizzazioni mondiali che si occupano di questi temi, vista la pluralità di associazioni impegnate a difesa dei bambini.
Eugenia Rossi (Idv) ha evidenziato “l’importanza di sostenere e appoggiare le associazioni umanitarie per il ruolo fondamentale che esse svolgono in tante situazioni difficili e nonostante la problematicità che spesso esiste, soprattutto in alcune aree, nei rapporti con gli Stati in cui operano”. La consigliera ha quindi concluso: “Se abbandoniamo le associazioni umanitarie arreciamo un danno a tutti i Paesi e anche a noi stessi” e ha ribadito “la responsabilità di tutti nei confronti di chi ha bisogno”.

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