Una passeggiata lungo la strada romana, sulla quale sono ben evidenti i segni del passaggio dei carri; una visita alla vasca circolare, portata al livello del prato e riempita delle anfore ritrovate; o ancora quattro passi tra le steli funerarie dell’antica Mutina. Al termine dei lavori di realizzazione del parcheggio interrato, il parco Novi Sad diventerà un grande museo archeologico “open air”, sulla scia di analoghe esperienze europee e locali (la Terramara di Montale), un luogo dalla spiccata vocazione storica.
Il parco archeologico, così come è stato immaginato da assessorato alla Mobilità e Museo civico del Comune di Modena insieme alla società Modena parcheggi, gestore e realizzatore dell'opera, e con il parere della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, della Soprintendenza per i Beni archeologici, della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, coniugherà due diverse finalità: trasmettere la storia e le funzioni di questo luogo inserito nel contesto urbano e valorizzare i reperti del museo archeologico.
Il nuovo progetto, in fase di discussione da parte del gruppo di lavoro, prevede la completa musealizzazione in superficie di alcuni dei ritrovamenti più rilevanti tra cui, appunto, il tratto di strada romana basolata recentemente emersa, lunga 110 metri e larga 5-6 metri, e il complesso rurale con la vasca circolare di 14 metri di diametro risalente alla prima età imperiale nell'area a nord ovest del parco. La pista ovale, che rimarca l'originario tracciato per le gare di trotto, rimarrà il segno distintivo del luogo e sarà la porta d'accesso sia per il parcheggio che per il parco. Il tracciato centrale, altro asse portante, diventerà il percorso di visita principale, affiancato dalla strada romana, a sua volta completamente calpestabile, e da una esposizione delle steli funerarie più importanti.
Dal tracciato centrale partiranno alcuni sentieri laterali che condurranno alla strada lastricata. Un ulteriore percorso, nel lato ovest, condurrà alla vasca circolare, ricollocata al piano del prato con protezione in vetro superiore e laterale, all’interno della quale saranno collocate le anfore rinvenute durante gli scavi.
L’area di ingresso del parcheggio nel lato sud-est, dotata di scale e ascensori, verrà ampliata al fine di accogliere l’info point, un book shop, una zona ristoro e una sede espositiva di parte dei ritrovamenti archeologici. Il centro, aperto al pubblico, svolgerà attività in stretta relazione con il vicino Museo civico archeologico. In alcuni tratti delle scale del parcheggio sarà possibile osservare i diversi strati di terreno che hanno segnato epoche importanti per Modena e che di volta in volta sono stati coperti a causa di alluvioni.
Il tracciato della pista e l'area con fronte tribuna, che insieme alla tribuna stessa potrà accogliere 4 mila 500 persone a sedere, potranno ospitare eventi musicali, spettacoli e rappresentazioni a carattere storico/rievocativo.
La conclusione dell'iter progettuale intrapreso dal gruppo di lavoro è prevista entro il mese di dicembre. Nel frattempo, le nuove soluzioni prospettate per il parco saranno presentate alla città in un incontro pubblico, occasione di confronto e di spunto per il miglioramento del progetto.
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