07/01/2010

UNA STORIA DI LAVORATORI MODENESI

Lettera del Sindaco Pighi sui fatti del "9 Gennaio 1950": "da quella tragedia recuperare il valore dell'unità sindacale". Appello alla partecipazione dei cittadini.

“60 anni fa le lotte per il lavoro, gli spari, i morti sulle strade di Modena, quindi la rabbia composta di un’intera Città e di tutto il mondo del lavoro, stretti interno ai figli ed alle famiglie delle vittime.
Una pagina tragica di storia modenese quella del “9 Gennaio 1950”, una storia di lavoro e di impegno, una storia che ogni anno ricordiamo per rinnovare il patto che costituisce la base stessa della nostra società, della “Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Quest’anno mi piacerebbe che la presenza dei lavoratori e dei cittadini modenesi fosse più estesa del solito, vorrei che fossimo in tanti a raccoglierci intorno al cippo che ricorda i caduti dei quei giorni ed insieme a loro tutti i caduti per il lavoro ed a causa del lavoro.
Vorrei una partecipazione vasta non tanto perché quest’anno ricorre il 60° di quei fatti, ma proprio per il significato che assume oggi il sacrificio delle vittime del “9 Gennaio 1950”.
Ricordando quelle lotte e quella tragedia, infatti, non si può non rilevare come anche da tanto dolore riuscì comunque a scaturire qualcosa di positivo: la grande unità della città, dei lavoratori e soprattutto delle organizzazioni sindacali.
Ecco, credo che uno dei danni più gravi che questa stagione politica ha inferto alla società italiana sia proprio la rottura dell’unità sindacale. In diverse occasioni ho sottolineato che un sindacato diviso rappresenta un dramma per i lavoratori, ma un problema grave anche per gli altri interlocutori istituzionali e sociali.
Il nostro paese ha bisogno di un sindacato forte e unito, certo responsabile, ma anche capace di influenzare positivamente le scelte di chi governa ai vari livelli. Le attuali divisioni non fanno bene a nessuno, anzi credo producano solo danni, ritardano le soluzioni, mettono in secondo piano il tema centrale della crisi economica e cioè proprio la tutela del posto di lavoro.
Un “9 Gennaio” all’insegna dell’unità e della partecipazione forse non potrà cambiare questo stato di cose, ma sicuramente sarebbe un contributo utile, una testimonianza concreta della volontà dei lavoratori modenesi. Per queste ragioni vorrei un “9 Gennaio” con tanti modenesi davanti al cippo della Crocetta: per ricordare i caduti e per ribadire la centralità del lavoro e dell’unità sindacale.”

Giorgio Pighi
Sindaco di Modena
 

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