18/01/2010

"EMERGENZA FREDDO, IL COMUNE DÀ ASSISTENZA AI SENZA TETTO"

La risposta dell'assessore Maletti alle interrogazioni di Cotrino (Pd) e Morandi (Pdl)

“Dal 2005 l’Amministrazione con il sopraggiungere del periodo invernale ha consolidato una attività di protezione delle fasce di popolazione italiana e straniera che possono rischiare di avere problemi, anche sanitari, con le temperature basse dell’inverno ed in particolare per le persone senza fissa dimora che sostano o sono di passaggio nel territorio della città di Modena”. E’ la risposta dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti in Consiglio comunale alle interrogazioni del consigliere Salvo Cotrino del Pd “Emergenza freddo. Quali sono gli interventi dell’Amministrazione Comunale?” e Adolfo Morandi del Pdl “Emergenza freddo: che ne sarà degli accattoni?”.
“Il freddo può mettere seriamente a rischio la vita di persone che non dispongono di un alloggio, come clochard, richiedenti asilo, profughi, immigrati, ecc.” ha affermato il consigliere Cotrino. “A dicembre abbiamo assistito alla rapida diminuzione delle temperature e alle intemperie quest’anno si aggiunge un altro fattore di rischio: l’endemia influenzale. Chiedo quindi qual è la dimensione del problema, come l’Amministrazione pensa di intervenire e quali sinergie sono state costruite con il volontariato, le Parrocchie, le Associazioni”.
Il consigliere Morandi ha domandato se “l’Amministrazione abbia censito le diverse decine di persone che non hanno dimora e che vagano da una zona all’altra dediti all’accattonaggio” e se “non ritenga necessario accompagnarle ad un punto d’accoglienza quale Porta Aperta o altre Strutture e se non abbia il timore che un mattino qualcuno scopra un accattone morto per il freddo, ignorato dall’Amministrazione Comunale e abbandonato da tutti”.
L’assessore, in particolare, ha spiegato nel periodo da novembre a marzo viene attivato il progetto ‘emergenza freddo’, che “garantisce l’accoglienza temporanea a cittadini presenti sul territorio comunale che, a causa della mancanza di fissa dimora e delle condizioni climatiche, sviluppano patologie di rapida risoluzione o presentano una condizione di debilitazione psicofisica, condizioni per le quali la permanenza in struttura, sebbene temporanea, risulta risolutiva”. Il progetto è coordinato dai Servizi sociali e dal Centro stranieri del Comune. Le organizzazioni coinvolte sono Porta Aperta e Misericordia che offrono accoglienza, Centro ascolto della Charitas Diocesana che fornisce alimenti, Vivere Sicuri che segnala situazioni di emergenza, Volontari della Protezione civile del Comune di Modena e Unità di strada che distribuiscono bevande calde e coperte. “Al fine di tenere conto del rischio pandemia relativo all’influenza sono inoltre state attivate collaborazioni con il Dipartimento cure primarie dell’Azienda Usl di Modena” ha proseguito Maletti. “Inoltre, nel periodo tra il 22 dicembre 2009 e il 2 gennaio 2010 attraverso la collaborazione della Prefettura le sale di aspetto della Stazione ferroviaria sono state tenute aperte per consentire un riparo viste le temperature particolarmente basse di quel periodo”. L’assessore ha spiegato che nei centri di accoglienza sono state ospitate complessivamente 13 persone, 7 uomini di cui 2 italiani e 5 stranieri e 6 donne, di cui 2 italiane e 4 straniere. “Sono quindi state fornite le risposte adeguate alle persone che lo necessitavano, che sono state censite in modo operativo. Nel rispetto della dignità della persona vengono accolte anche persone irregolari che possono correre seri rischi anche di vita e in conformità con il Decreto sicurezza vengono segnalate alle Autorità competenti”.
Il consigliere Citrino ha affermato: “Apprezzo la risposta puntuale che ha dato l’assessore. Vorrei segnalare, inoltre, al consigliere Morandi che ‘senza fissa dimora’ è il termine giusto per definire le persone che non hanno un tetto, il termine ‘accatoni’ dimostra un po’ di paternalistica attenzione al problema, un po’ di distanza. Mi dichiaro soddisfatto”.
Il consigliere Morandi ha sottolineato: “Il riferimento della mia interrogazione era a tutti coloro che d’inverno dormono senza un tetto, l’obiettivo era quello di fare un censimento. La risposta dell’assessore è soddisfacente, l’unica cosa è che ritenfo che tutti gli irregolari, che rimangono senz’altro persone, attraverso la Polizia Municipale andrebbero accompagnate e consegnate alla Polizia di stato per l’identificazione. Non basta fare una segnalazione”.
 

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